CATANIA. Ripartono di buona lena i cantieri Tecnis a Catania. Dopo le rassicuranti parole del commissario giudiziario Saverio Ruperto, che giovedì ha incontrato i sindacati siciliani e romani garantendo l’imminente ripresa delle attività in tutta Italia grazie all’iniezione di liquidità di un primo saldo dell’Anas, siamo andati a verificare lo stato delle commesse su Catania, ovvero quelle della Fce per le due tratte della metropolitana (una verso il centro storico, l’altra verso l’Etna) e quella dell’Azienda ospedaliera Policlinico-Ospedale Vittorio Emanuele per la realizzazione del grandioso ospedale San Marco a Librino. Da lunedì mattina, nei cantieri sotterranei della tratta Stesicoro-Giovanni XXIII, sono cominciate le consegne dei materiali utili a rimettere in moto i lavori. Per poter acquistare queste forniture l’amministratore giudiziario Ruperto aveva infatti concordato con le maestranze di rimandare il saldo delle due mensilità di gennaio e febbraio (pagate con acconti nei mesi a venire). Detto, fatto. «È vero – conferma l’ing. Virginio Di Giambattista, commissario governativo della Ferrovia Circumetnea – da lunedì le maestranze hanno ripreso a lavorare e, nel giro di qualche giorno, tutta l’attività andrà a pieno regime. La situazione sembra adesso più rosea dei mesi passati quando la prospettiva era disastrosa e, con queste premesse, sono certo che ci avviamo verso una gestione ordinaria che ci consenta di recuperare il tempo perduto». Di Giambattista entra nel dettaglio dello stato dell’arte di ogni singolo cantiere, e spiega: «Ci siamo confrontati con Tecnis proprio oggi: secondo loro, ragionevolmente, i lavori dovrebbero essere ultimati per fine agosto così da poter mettere la tratta in esercizio con i treni entro i mesi di ottobre e novembre; più complessa la situazione della Borgo-Nesima, per interventi strutturali che consentiranno la consegna solo a fine anno e la conseguente messa in esercizio per i primi mesi del 2017; procede senza intoppi, invece, il cantiere Galatea-Giovanni XXIII dove opera una ditta che aveva vinto l’appalto insieme a Tecnis e sta proseguendo con la formula della società di scopo. La consegna è programmata per luglio. Insomma, se non ci saranno altri colpi di scena speriamo di poter rendicontare puntualmente all’Unione Europea tutto il finanziamento».