ACIREALE. La differenza rispetto al 2012, è che questa volta a portare avanti la clamorosa protesta è stato un uomo solo; e che nel frattempo il numero degli stipendi dovuti è aumentato. Poi, quello che è accaduto ieri mattina ad Acireale sa di déjà vu, quando un dipendente dell’Ipab Oasi Cristo Re è salito sul tetto della struttura di via Maddem, che ospita l’ente benefico. Non ha minacciato di buttarsi di sotto, nè di fare qualche altro gesto disperato. Ha solo voluto, per l’ennesima volta, attirare l’attenzione sul problema suo, e dei suoi compagni di lavoro, che continuano ad assistere gli ospiti della struttura (anziani e portatori di handicap non autosufficienti, e da qualche tempo anche minori stranieri non accompagnati) nonostante non ricevano lo stipendio da 24 mesi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato lo stralcio da parte dell’Ars dell’emendamento che avrebbe potuto far arrivare un po’ di soldi nelle esangui casse dell’Ipab, dando un po’ di respiro ai lavoratori. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE