PATERNO'. «Oltre il 60 per cento degli impianti di sollevamento presenti nel Consorzio di bonifica 9 sono fermi. Questo significa che le campagne del nostro territorio stanno soffrendo la sete». A denunciare il tutto Ernesto Abate della Cisl, il quale, da tempo, sta seguendo la vicenda dei 33 operai 51sti, ossia assunti per 51 giorni lavorativi, il cui contratto ormai è scaduto da circa tre settimane e per i quali i sindacati avevano chiesto, mobilitando sindaci e presidenti del Consiglio dei comuni i cui territori cadono sotto i servizi del Consorzio, ai vertici della Regione fondi necessari per allungare i contratti. Questo perché gli operai 51sti non solo altro che personale specializzato nella distribuzione dell' acqua grazie alla funzionalità in toto degli impianti di sollevamento su tutto il territorio che è abbastanza vasto. Fa da contraltare allo stato attuale l' esiguità del personale a tempo indeterminato, insufficiente a fronteggiare la vastità del territorio e non in grado di venire incontro alle esigenze dei proprietari dei fondi agricoli. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CATANIA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE