CATANIA. L'imprenditore vinicolo, soprannominato in Francia "le Roi du Barbaresco", Angelo Gaja sbarca in Sicilia e scommette sull'Etna, acquistando vigneti assieme al vignaiolo Alberto Graci. "Gaja e Graci hanno fondato una società attraverso cui sono stati acquistati ventuno ettari di terreno suddivisi in due contrade, di cui una quindicina complessivamente già vitati nel territorio di Biancavilla, versante sud ovest, sempre Doc Etna, rivela il sito Cronachedigusto.it. Con la vendemmia 2017 verranno fuori i primi vini. Dei 15 ettari vitati la quasi totalità è coltivata a Nerello Mascalese. Non c'è una cantina e sarà costruita, così come nel ruolino di marcia è prevista l'acquisizione di altri vigneti o di altri terreni. I vini saranno commercializzati attraverso la Gaja Distribuzione. Quelli di Graci con la sua cantina di Passopisciaro resteranno invece distribuiti dalla Pellegrini. Non è noto il numero di bottiglie che sarà prodotto il primo anno. Così come non è stato comunicato l'ammontare dell'investimento, molto in progress in queste settimane frenetiche di avvio. Dice Gaja: "Faremo le cose senza fretta, passo dopo passo. Arrivo sull'Etna per imparare. E per raccogliere frutti che non ho coltivato io. Perché l'Etna? Era una cosa che sentivo sotto pelle da un po' di tempo. Il primo a parlarmene in modo suggestivo è stato Giacomo Tachis. Mi colpirono le sue descrizioni di questa montagna che dorme, talvolta si sveglia e spesso brontola". Per Graci: "La nostra joint venture nasce intanto perché accomunati entrambi da una grande curiosità. C'è il desiderio di produrre grandi cru e capire se anche il versante sud ovest può soddisfare questa nostra scommessa. Certo, la storia ci dice già qualcosa: se alcuni vini di questa zona dell'Etna hanno vinto premi prestigiosi nelle esposizioni universali di metà Ottocento vuol dire tanto". Gaja fuori dal Piemonte ha investito due volte, entrambe in Toscana. Graci, un passato nel mondo della finanza e grande appassionato di vini produce da una decina di anni.