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Aumenta la richiesta di arance spagnole, Confagricoltura Catania: "Attenzione alle frodi"

La richiesta sui mercati agricoli delle arance bionde spagnole da parte dei commercianti italiani preoccupa non poco gli addetti ai lavori che temono eventuali frodi. Per questo motivo è stata spedita una lettera al ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e all'assessore all'Agricoltura Edgardo Bandiera.

A firmarla i presidenti di Confagricoltura Catania, Giovanni Selvaggi, della Cia Sicilia Orientale, Giuseppe Di Silvestro, di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini e del Distretto produttivo agrumi di Sicilia, Federica Argentati, che esprimono tutta la loro preoccupazione.

"Dai mercati spagnoli ci giunge la notizia che in vista dell'apertura della campagna di raccolta del Navel nel paese iberico, sono giunte massicce prenotazioni dall'Italia di agrumi in foglia. La richiesta maggiore arriva da Lazio, Sicilia, Campania e Calabria. Tale massiccia e anomala richiesta ci allarma e ci auguriamo che questi agrumi non siano poi etichettati e venduti come prodotti italiani", si legge nella missiva.

"Chiediamo dunque al ministero e alla Regione Siciliana di intervenire con controlli a tappato per evitare frodi, falsificazioni e imbrogli che danneggerebbero i produttori siciliani", continuano Di Silvestro, Selvaggi, Mancini e Argentati.

"Sottolineiamo - concludono - che questo tipo di commercializzazione può creare seri problemi dal punto di vista fitosanitario con il timore che si possono introdurre parassiti che attaccano gli agrumeti. Si auspica che i controlli da parte degli enti preposti siano efficaci affinché sia scongiurato qualsiasi pericolo per gli agrumeti siciliani".

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