Riunione fiume in Prefettura a Catania, in relazione alla vertenza del cambio d’appalto per i servizi di assistenza alla didattica dell’Università degli studi etnea. Una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso 170 lavoratori che, da oggi, avrebbero dovuto transitare con la società subentrante e iniziare il nuovo servizio che prevede il dimezzamento delle ore di lavoro rispetto all’appalto uscente. Risolutivo l’intervento del Prefetto, Claudio Sammartino, che nei giorni scorsi era stato interessato sulla questione direttamente dai lavoratori insieme alle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Uil trasporti, Ugl terziario, Usb e Fiadel, poichè ha chiesto all’ateneo la concessione di una proroga di 15 giorni alla "Multiprofessional service" in qualità di società uscente che adesso dovrà continuare ad operare secondo il vecchio appalto. "Vogliamo ringraziare sua eccellenza il Prefetto per l’impulso determinante che ha impresso ad una vertenza rimasta su un binario morto, considerata la definitiva chiusura dell’Università all’individuazione delle soluzioni richieste, per evitare il drastico decurtamento delle monte ore ai dipendenti coinvolti, dopo mesi di incontri e trattative. Si riapre dunque la partita - spiegano Davide Foti, Rita Ponzo, Giovanni Casa, Salvo Bonaventura, Carmelo Catalano, Corrado Tabita Siena e Carmelo Condorelli - e in queste due settimane insieme all’ateneo ed alla ditta affidataria del nuovo appalto, la Pfe, dovremo trovare un punto di incontro per non penalizzare i lavoratori in termini economici e contributivi".