Il ministero per lo Sviluppo economico prende, o perde, tempo e si rischia così di arrivare a un punto di non ritorno, con la conseguenza di provocare il fallimento della Tecnis. È alta la preoccupazione della Cisl e della Filca Cisl di Catania per lo stallo in cui versa la vertenza che coinvolge quello che era il colosso delle costruzioni catanese. La questione, assieme a quella che riguarda Condotte, è stata sollevata dalle segreterie nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. «Se il Mise non decide entro venerdì per la Tecnis potrebbe scriversi definitivamente la parola fine. Ci appelliamo alla Regione Siciliana e alla deputazione nazionale catanese perché sollecitino il governo nazionale a prendere una decisione» dichiara Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea.
«L'aggiudicazione di vendita di Tecnis, che a Catania ha lavori come l'ospedale San Marco e la metropolitana, oltre che i dipendenti della sede - ribadisce Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca Cisl - deve essere decisa entro venerdì prossimo. Sappiamo che le offerte classificate per seconde, dopo il ritiro di Pessina costruzioni, hanno già avuto parere favorevole dal Comitato di sorveglianza e che i soci sono disponibili a cedere le loro quote. Si attende dal ministero il via libera per l'aggiudicazione provvisoria che dovrebbe avvenire entro pochissimi giorni per non far scadere le offerte. Passato questo tempo gli offerenti potrebbero non avere più interesse perché non vincolati, così come è possibile che le stazioni appaltanti avviino procedimenti per rescindere i contratti di appalto. A quel punto per la procedura non resterebbe altro che portare a liquidazione l'impresa per fallimento e scrivere la parola fine».
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