L'azienda Dacca di Aci Catena, a Catania, nota per la sua produzione di stoviglie di plastica, chiude i battenti. L'ufficializzazione è arrivata ieri durante un incontro tra la Dacca e Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Catania. Circa 130 sono rimasti senza lavoro e adesso la fabbrica è stata occupata in segno di protesta. L’azienda ha fatto sapere che la chiusura è dovuta a crisi di liquidità causate da criticità della Grande distribuzione, ritardi o mancati pagamenti dei clienti o fallimento degli stessi. "E' inaccettabile che Catania e la Sicilia possano perdere un’azienda di eccellenza ed un marchio storico come DACCA - dicono i sindacati Filctem, Femca e Uiltec -.Pur comprendendo le problematiche finanziarie della società, stigmatizziamo la decisione aziendale che lascia per strada, senza alcuna fonte di reddito, gli oltre 100 lavoratori che già da mesi sono privi di stipendio e che – in seguito alla fine del lunghissimo periodo nel quale si è fatto ricorso ai contratti di solidarietà, i successivi licenziamenti collettivi – avevano attuato una volontaria auto-riduzione dell’orario di lavoro e dello stipendio”. Secondo i sindacati “la DACCA è la prima vittima di una politica che non è in grado, o peggio, non è interessata, a gestire e governare i processi di cambiamento, e che facendosi paladina di un ambientalismo di facciata soddisfa le sacrosante necessità di tutela ambientale, senza che ci sia una gestione dei processi di transizione verso produzioni eco-sostenibili". Intanto il sindaco di Aci Catena Nello Oliveri ha chiesto al prefetto di Catania un "urgente tavolo tecnico per tentare di scongiurare la definitiva chiusura dell'azienda".