Sono rimasti in Sicilia o sono tornati dopo anni all'estero, hanno riavviato produzioni antichissime con un'attenzione particolare all'ambiente e vendono direttamente il loro prodotto. Sono i giovani imprenditori agricoli vincitori dell'Oscar Green 2019, il premio Coldiretti Giovani impresa giunto alla tredicesima edizione. La cerimonia di consegna, presentata da Flaminia Belfiore, si è svolta al parco botanico Radicepura di Giarre con i vertici nazionali della Coldiretti: il presidente nazionale Ettore Prandini e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo con il presidente regionale Francesco Ferreri. Presente anche Veronica Barbati, delegata nazionale Giovani Impresa insieme a delegato regionale Massimo Piacentino. Nella categoria "Impresa 4. Terra" ha vinto Fabio Bono per "Basilico I- tech", una serra idroponica dove coltiva principalmente basilico in "floating system" risparmiando il 90% di acqua dei metodi tradizionali di quarta gamma. Categoria "Fare rete": ha vinto Rossella Scollo per la mandola della Trinità, la "cuvia femminella", salvata dall'estinzione. Categoria "Sostenibilità": Andrea Scuto che ha realizzato una coltivazione di 30mila piante di origano da un'unica pianta madre. Categoria "Creatività": Michele Ricupero per l'olio di iperico, conosciuto come un elisir della pelle, perché cicatrizzante è ottenuto dalla macerazione dei fiori freschi dell'Hypericum perforatum (o erba di San Giovanni) con olio di oliva. Categoria " Noi per il sociale": L'orto matto di Luca Cammarata curato da degenti del dipartimento di Salute Mentale dell'Asp di Caltanissetta che lavorano, con migrati minorenni non accompagnati, in un'azienda agricola confiscata mafia. Categoria "Campagna Amica": Gabriele Butticè, che con i suoi 22 anni, è il più giovane vincitore di quest'edizione, si dedica alla produzione di ortaggi, fiori e melagrana, su cui ha scommesso. I vincitori hanno ricevuto un vaso di Ceramica di Caltagirone realizzato da giovane artigiano Vincenzo Di Martino, con una pianta autoctona illustrata da Mario Faro.