Conclusa la procedura di stabilizzazione dei 73 precari del comune di Bronte. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Graziano Calanna ieri ha convocato nella sede degli uffici di viale Catania i dipendenti che hanno firmato il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Anche Bronte, quindi, si inserisce tra i comuni virtuosi per l’applicazione delle norme regionali che obbligano all'assunzione degli ex lsu per evitare la perdita della quota regionale di compartecipazione dello stipendio dei precari, come precisato dall’Assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica - Dipartimento regionale delle Autonomie locali, con la circolare numero 16042 del 5 novembre 2018. Il sindaco Graziano Calanna ha dichiarato: "Qualche anno fa sono stato costretto a ritardare l’approvazione del bilancio perché la Regione siciliana non erogava al Comune i fondi per pagare gli stipendi. Una norma regionale, infatti, prevedeva che questi fondi andassero ai Comuni in dissesto. Sono orgoglioso di aver, dopo 30 anni, posto fine al precariato in questo Comune". In rappresentanza degli ex contrattisti, Gaetano Barbagiovanni ha detto: “Esprimiamo grande soddisfazione per una stabilizzazione che rende giustizia ad un lavoro svolto all’interno del Comune, che per troppo tempo è rimasto precario. Diamo atto all’Amministrazione Calanna di aver preso a cuore la nostra situazione fin dal primo momento in cui si è insediato, rendendosi perfettamente conto del disagio nostro e delle nostre famiglie". Il contratto di lavoro, dei 73 “neo” dipendenti comunali (34 categoria B e 39 categoria C) con trent’anni di servizio alle spalle, continuerà ad essere un part-time di 24 ore settimanali ma a tempo indeterminato.