Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

Lago di Bolo sui Nebrodi, sì della Regione Siciliana alla realizzazione della diga

Si della Regione Siciliana alla realizzazione del lago di Bolo sui Nebrodi, fra Bronte, Cesarò, San Teodoro e Troina. A darne notizie è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, dopo avere avuta comunicazione direttamente dal presidente Nello Musumeci che "l’opera verrà inserita fra quelle d’interesse regionale da proporre a Roma", al Governo nazionale, per lo sviluppo della Sicilia. La costruzione della diga (lo sbarramento) è progettata sul fiume Troina (affluente del Simeto), sotto il castello di Bolo, nella stretta di Serravalle, fra Bronte e Cesarò, ma l’invaso interessa pure i territori di San Teodoro e Troina, per cui sorgerebbe un lago interprovinciale (Catania, Enna, Messina). Il serbatoio, i cui costi di realizzazione si aggirerebbero sui 250-300 milioni di euro, avrebbe una capacità utile di 95 milioni di metri cubi, pari a tre volte l’Ancipa, e il progetto, rispolverato nel 2006, giace all’ex Consorzio di bonifica di Catania. Il sindaco Firrarello ha spiegato: "Il lago di Bolo verrà inserito dalla Regione Siciliana fra le opere d’interesse regionale da segnalare a Roma, per essere finanziate con i fondi destinati alle risorse idriche e all’ambiente. Me l’ha comunicato il presidente Nello Musumeci". A inizio mese, dopo lunghe interlocuzioni con Musumeci da prima che ridiventasse sindaco di Bronte, Firrarello ha inviato la richiesta di realizzazione di questa importante infrastruttura idrica al presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché e agli assessori regionali Totò Cordaro (Territorio e Ambiente) e Marco Falcone (Infrastrutture). "È un’opera grandiosa, che rispetto ad altri invasi restituirebbe benefici di gran lunga più elevati, paragonandone i costi di realizzazione - ha continuato Firrarello - È un’opera di civiltà, che sarebbe utile anche per fornire acqua potabile fino a Catania - ha sottolineato Firrarello - , ma è chiaro che diverrebbe volano di sviluppo per agricoltura ed economia in generale, sia per i comuni interessati dall’invaso sia per quelli lungo il Simeto e anche oltre - ha precisato Firrarello -, se pensiamo a quelli serviti dal lago di Lentini che in estate non dovrebbero più privarsi di risorse idriche in favore della Piana di Catania, alle cui esigenze irrigue sopperirebbe il lago di Bolo. Se poi di energia pulita e rinnovabile vogliamo non soltanto parlarne - ha puntualizzato il sindaco Firrarello - è chiaro che il serbatoio di Bolo, come fonte idroelettrica, concorrerebbe alla diminuzione di rilascio di Co2 nell’atmosfera, senza deturpare il paesaggio". Firrarello ha concluso: "In questa infrastruttura ci credano soprattutto i giovani, per creare condizioni di crescita concrete e sostenibili, che anche questa parte della Sicilia merita. Ringrazio il presidente Musumeci, per la sensibilità e l’attenzione riservata a questo progetto, sono convinto che lui lavori per il rinnovamento della Sicilia".

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