Protestano gli ambulanti di Catania contro le chiusure imposte dall'emergenza Coronavirus. La manifestazione è organizzata da alcune associazioni di categoria.
"Chiediamo una riapertura del commercio sulle aree pubbliche in Sicilia. La protesta dei commercianti ambulanti di Catania è legittima. E’ necessaria una ripresa delle attività in particolare di quelle all’aperto che ben disciplinate sono più sicure dal rischio contagio" commenta il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.
"Tante piccole partite iva che da mesi sono ferme chiedono di ritornare a lavorare, per questo è necessario consentire la riapertura immediata delle aree mercatali. La regione Sicilia ha il dovere di intervenire", conclude Sciotto.
La protesta sta creando disagi alla circolazione sulla Tangenziale di Catania in direzione Siracusa. Il blocco è stato organizzato lungo la tangenziale dinanzi al centro direzionale Anas in direzione Siracusa, nei pressi dello svincolo per San Giovanni Galermo. "Non avendo avuto risposte concrete dal governo abbiamo deciso di farci sentire noi - afferma Sebastiano Coco, responsabile della categoria degli ambulanti - perchè i ristori promessi non sono arrivati e quel poco di denaro che ci è stato concesso assomiglia ad una elemosina".
Dagli ambulanti la richiesta di sostegni: "Chiediamo che il nostro comparto venga rimesso nelle condizioni di lavorare - aggiunge Coco - considerato che i nostri ambulanti svolgono la propria attività all’aperto. Certamente noi saremo i primi da utilizzare tutti gli accorgimenti per evitare contagi. Oggi la nostra categoria è in ginocchio: gli ambulanti sono al collasso totale. Il comparto del commercio ha operato con un grande controsenso: agli ambulanti che lavorano per strada all’aria aperta è stato vietato di lavorare, mentre chi ha operato al chiuso nei supermercati ha ottenuto la possibilità di farlo. Vogliamo far sentire la nostra voce a Roma".
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