Una lezione sul campo per scoprire e approfondire il management alberghiero. Per 20 studenti di secondo e terzo anno del corso di laurea in Scienze del Turismo del dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Catania un’occasione davvero unica vissuta grazie al seminario dal titolo «Direttori per un giorno» e all’ospitalità della struttura NH Hotel Centro, di piazza Trento a Catania. Il direttore della struttura alberghiera, Simone Messina, infatti, ha tenuto per loro una vera e propria lezione sulla direzione alberghiera e il revenue management agli studenti del corso di laurea presieduto dalla professoressa Donatella Privitera dell’ateneo catanese. Gli studenti hanno potuto approfondire numerosi temi tra cui la costruzione del budget e il bilancio, attraverso le soft skills necessarie a chi lavora in questo settore, ma anche ripercorrere le tappe quotidiane di un direttore di albergo: dall’arrivo in hotel alla fine della giornata passando attraverso le strategie per soddisfare il cliente e rendere unico il suo soggiorno e le esigenze organizzative quotidiane. È noto che il comparto turistico offre un ventaglio di sbocchi professionali molto ampio, e in una regione come la Sicilia, già ricca di risorse materiali e immateriali, il settore alberghiero può e deve avere un effetto trainante nell’economia territoriale. «Oggi, elementi come innovazione e hospitality possono essere annoverati tra le leve per la competitività del turismo a livello mondiale - aggiunge la docente Eleonora Pappalardo del Disfor -. Il settore alberghiero può, e deve, essere messo al centro di una ricerca costante, che sia in grado di generare nuovi modelli di business sostenibili, che non restino indietro rispetto ad un contesto tecnologicamente e digitalmente in continuo sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di permettere ai ragazzi di confrontarsi “sul campo” con le diverse realtà territoriali, integrando quanto appreso in aula con la testimonianza diretta degli stakeholder». «Non si può “fare turismo” senza ricerca e formazione e, allo stesso tempo, non si possono portare avanti ricerche efficaci e training adeguati, se non ci si confronta con tutti gli attori del comparto – aggiunge la professoressa Pappalardo -. La Sicilia, o ancora meglio Catania, si offrono come laboratorio ideale per immaginare progetti innovativi, in cui gli studenti possano coniugare le conoscenze acquisite sulle risorse territoriali con quelle relative ali ambiti di azione degli operatori del comparto. La “lezione” di oggi apre un nuovo, fondamentale, spiraglio all’attività di confronto e cooperazione tra istituzioni e aziende, da basare sulla reciproca fiducia e sul supporto costante al territorio».