E’ stata siglata al PalaRegione di Catania da sindacati, azienda e Confindustria, l’ipotesi di accordo sulla vertenza Pfizer che aveva avviato l’iter per 130 esuberi nel sito del capoluogo etneo. L’intesa, siglata alla presenza della responsabile del Centro per l’impiego, Salvatrice Rizzo, e dell’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, dovrà passare il 28 aprile prossimo al vaglio di un’assemblea dei lavoratori, che dovrà votarne l’approvazione. L’ipotesi d’accordo prevede, tra l’altro, il pagamento di 57 mensilità a chi lascia anticipatamente l’impresa. Sono undici i dipendenti che hanno accettato il trasferimento ad Ascoli. L’accordo prevede una serie di passaggi da qui fino a giugno prossimo, quando un nuovo tavolo farà il punto sulla sua attuazione. Eccoli. L’intesa passerà al vaglio dell’assemblea dei lavoratori il prossimo 28 aprile. Se verrà approvata, partirà la manifestazione di interesse per l’incentivazione economica all’esodo dei lavoratori prossimi alla pensione e di coloro che sono stati assunti con contratto a tutele crescenti: attraverso questo canale circa 80 persone lascerebbero volontariamente Pfizer Catania entro novembre prossimo. A questi vanno aggiunti gli oltre 10 lavoratori che hanno già accettato la proposta di trasferirsi nel sito produttivo di Ascoli Piceno e di alcune unità che, invece, hanno già lasciato l’azienda avendo trovato una diversa occupazione. Quanto ai dipendenti che non potranno accedere alle agevolazioni, l’azienda si impegna a ricollocarli in altri reparti.