«Ci auguriamo che nell'incontro al ministero, previsto per il 5 agosto prossimo con il ministro, l'impresa e le sigle sindacali, per discutere sulla vicenda della Cmc, si trovi immediatamente una soluzione che tuteli il futuro occupazionale dei lavoratori o ci mobiliteremo perché non è più accettabile che le parti coinvolte e le istituzioni continuino a fare orecchio da mercante rispetto ai nostri ripetuti appelli». Lo dicono, in una congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl, Paolo D'Anca, il segretario reggente della Filca Cisl Catania, Giuseppe Famiano, e Domenico Murabito che, già dai primi di giugno, hanno lanciato l’allarme, esprimendo «forte preoccupazione sulla difficile situazione finanziaria della Cmc e sulle gravi ripercussioni sul futuro occupazionale di centinaia di lavoratori, già in sofferenza per l'interminabile periodo di cassa integrazione per crisi aziendale e che ora rischiano l’esaurimento degli ammortizzatori sociali già da settembre».
Per i sindacalisti, «oltre al destino degli operai, il cui il posto di lavoro è seriamente a rischio, ci preoccupa il blocco di due grandi opere fondamentali per il territorio catanese, ovvero i due lotti in costruzione della metropolitana di Catania, che rischiamo di essere due ennesime opere incompiute, con gravi conseguenze sulla prospettiva di rilancio e di sviluppo del nostro territorio. Si avvicinano le elezioni - continuano - e auguriamo che il risanamento finanziario ed economico della Cmc sia una priorità, e che si mantengano accesi i riflettori su questa vicenda fino a quando non si troverà una soluzione che scongiuri le gravissime conseguenze economiche e sociali per tutto il territorio etneo e per la Sicilia intera. Ci dispiace non aver registrato la stessa sensibilità per le imprese e i lavoratori in subappalto, che in questi anni sono stati portati al fallimento per il loro coinvolgimento in queste opere e forse, se si fossero attivati per cambiare il committente, oggi le opere sarebbe salve».
I rappresentanti sindacali aggiungono: «Attendiamo con fiducia l’incontro del 5 agosto, promosso dal Mise, per sapere quali saranno le sorti e il futuro dell’azienda. Il concreto rischio di default di questo colosso italiano, potrebbe infatti scatenare una crisi senza precedenti legata alla perdita di centinaia di posti di lavoro oltre alle ripercussioni sulle tante aziende che orbitano all’interno di questi appalti, con serie conseguenze sulla sostenibilità economica oltre al rischio serio di paralizzare l’intero progetto sulla mobilità metropolitana, dove tanto si è investito. La Filca Cisl di Catania - concludono - oltre alle richieste già avanzate dalle segreterie nazionale e regionale chiede garanzie e certezze per la salvaguardia dei livelli occupazionali, per la continuità lavorativa e per la garanzia che opere infrastrutturali così importanti non diventino le ennesime incompiute e saremo sempre presenti, invocando tavoli urgenti con il prefetto e con le parti interessate, finché non avremo certezze».
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