Catania

Giovedì 09 Maggio 2024

Edilizia in crescita a Catania, la Filca Cisl: «Serve più manodopera qualificata»

«Il settore edile nel territorio di Catania, in questi ultimi anni, ha dimostrato una costante evoluzione, caratterizzata da segnali positivi di ripresa economica». Lo dimostrano i dati snocciolati dalla cassa edile, con circa 10 mila lavoratori dichiarati da ottobre 2022 a marzo 2023 e un aumento delle imprese che nello stesso periodo sono 2337 e crescita della massa salari che si attesta a 65.638.089,00 euro e 5.987.009 di ore lavorate». Per il segretario generale della Filca Cisl Catania, Giuseppe Famiano (nella foto): «Tuttavia, in concomitanza con questa crescita, è emersa però una criticità che sta mettendo a dura prova molte aziende del settore, in particolare la difficolta nel reperire manodopera, soprattutto qualificata. In vista dei lavori che devono partire a Catania e provincia - continua - servono circa tremila lavoratori, e la carenza di figure specializzate, come muratori, carpentieri, manovratori di mezzi pesanti, autisti e assistenti di cantieri, potrebbe compromettere seriamente anche l’avvio dei cantieri finanziati con i fondi del Pnrr». «Occorre inoltre un ricambio generazionale all’interno del settore edile, molti lavoratori sono andati in pensione e non sono stati adeguatamente sostituiti da nuove leve, creando una lacuna di competenze e conoscenze che non è stata colmata in modo adeguato. - aggiunge - Inoltre, i decenni di crisi del settore edile hanno fatto sì che una parte consistente di manodopera abbia abbandonato il campo lavorativo o abbia deciso di reinventarsi altre professioni». «Un altro elemento critico è la mancanza di formazione adeguata. - osserva - Durante le fasi di crisi, le opportunità di formazione e specializzazione per i lavoratori edili sono state limitate o non sufficientemente incentivanti. Ciò ha rallentato la crescita e l’aggiornamento delle competenze degli operatori già presenti nel settore». “Per affrontare questa complessa criticità, è essenziale un’azione congiunta di tutte le parti interessate. Le autorità pubbliche - conclude - devono incentivare e finanziare programmi formativi mirati a colmare le lacune di competenze nel settore edile», conclude.

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