
Lo stabilimento Stmicroelectronics di Catania è destinato a diventare, grazie a un consistente supporto pubblico, il polo più significativo in Europa per la produzione di carburo di silicio da 200 millimetri con ciclo verticale integrato. È quanto informa una nota del Mimit dopo il tavolo plenario svoltosi oggi al ministero con il ministro Adolfo Urso, l’azienda, i sindacati e le Regioni Siciliana e Lombardia.
È previsto un investimento da parte di Stmicroelectronics pari a 5 miliardi di euro entro il 2032, di cui 2 miliardi in risorse pubbliche autorizzate dalla Commissione europea in quanto progetto unico nel suo genere.
La restante parte degli investimenti previsti sarà rivolta al sito di Agrate, con l’obiettivo, nel medio termine, di incrementare la produzione dei nuovi wafer da 300 mm da 4.000 a settimana, per arrivare a 8.500 nel medio termine e fino a un massimo di 14.000 entro il 2030.
Urso: «Per Stm ora tavoli tecnici per approfondimenti»
L’azienda ha anche confermato che nessuno degli attuali siti, in Italia e nel mondo, verrà chiuso, mantenendo ciascuno il proprio ruolo e la propria missione specifica.
Stmicroelectronics intende inoltre avviare un dialogo costruttivo con le parti sociali, fornendo tutti i chiarimenti già richiesti al tavolo da parte della Regione e dei sindacati, al fine di individuare soluzioni condivise con la garanzia del Mimit.
Durante il tavolo il ministro Urso ha annunciato che, una volta concluso il tavolo con Stm e definito il protocollo d’intesa tra le parti, verrà avviato «un tavolo nazionale di settore sulla microelettronica, con Stm e gli altri attori industriali, inclusa la filiera produttiva, insieme alle Regioni interessate, associazioni di imprese e sindacati, oltre agli altri soggetti pubblici coinvolti. È necessario sviluppare una maggiore consapevolezza e definire una strategia di sviluppo nazionale per il settore»
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