CATANIA Si terrà il prossimo 17 novembre l’udienza preliminare del processo che vede imputato il consigliere comunale Manlio Messina. La Procura, a giugno, aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’esponente politico di ‘Area Centrodestra’ ipotizzando nei suoi confronti il reato di truffa aggravata. A Messina, 40 anni, i finanzieri del Comando provinciale avevano anche sequestrato beni per 45 mila euro. Il sequestro ha riguardato anche due soci, datori di lavoro del consigliere Messina, titolari di una società del catanese. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno permesso di appurare, secondo quanto riportato dalla Guardia di Finanza, che il consigliere comunale, attraverso la simulazione del rapporto di lavoro ottenuta con il concorso dei titolari dell’azienda, avrebbe ottenuto indebiti rimborsi dal comune. Per l’accusa, proprio attraverso la simulazione del rapporto di lavoro ottenuta con il concorso dei due titolari dell’azienda, Daniele Agatino Belfiore e Giuseppe Anastasio Privitera, anche loro indagati, Messina avrebbe ottenuto indebiti rimborsi dal Comune, per oltre 30 mila euro. L’indagine si è svolta nel 2013. I fatti contestati risalgono al biennio 2011-2012. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI CATANIA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA