CATANIA. Condanna della Corte dei Conti per i maxi stipendi e i doppi compensi erogati all'ex direttore e all'ex segretario generale della Provincia di Catania, quando al vertice sedeva Giuseppe Castiglione. La sezione giurisdizionale, presieduta da Luciana Savagnone, ha condannato l'ex presidente a pagare 44.157,18 euro, per «aver violato il principio dell'onnicomprensività della retribuzione dirigenziale» e aver permesso - secondo la tesi dei giudici - che nelle buste paga del direttore, Carmela Madonia e del segretario, Francesca Ganci, venisse inserita anche l'indennità come membri del Nucleo di valutazione. Secondo i magistrati si sarebbe trattato «di una duplicazione di compenso non dovuto, in quanto remunerativo diuna funzione che già rientrava fra le loro attribuzioni dirigenziali». La Procura aveva ipotizzato un danno erariale di quasi 150 mila euro. Oltre all'ex presidente Castiglione sotto indagine erano finiti per avere approvato la delibera sui maxi compensi anche gli ex assessori Sebastiano Catalano, Giovanni Ciampi, Ottavio Vaccaro, Vincenzo Oliva, Ascenzio Maesano, Giovanni Bulla, Giuseppe Pagano, Massimo Pesce, Daniele Capuana, Orazio Pellegrino e tre dirigenti, Carmelo Reale, Diego Fecarotti e Gaetano Saetta. I giudici hanno assolto in primo grado gli assessori, oltre ai dirigenti Fecarotti e Saetta. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA