CATANIA. "Catania resta frontiera della crisi. Lo conferma l'undicesimo rapporto Uil sulla Cassa integrazione in Italia. Il presente è segnato da allarmanti indicatori di aggravamento dello stato di salute delle imprese, del mondo del lavoro". Lo afferma il segretario del sindacato etneo, Fortunato Parisi, in una nota.
"Noi, però, non abbiamo smesso di credere nel futuro - aggiunge - e altrettanto dimostra ogni giorno tutto il movimento sindacale catanese. A Cgil, Cisl e Ugl chiediamo quindi un rilancio delle iniziative di confronto e dell'azione comune, perché già nelle prossime settimane sarà necessario bussare ancora più forte a molte porte. Stavolta, a Roma come a Palermo, i Palazzi non potranno restare chiusi!". Nel raffronto novembre 2013-novembre 2014, tra l'altro, colpisce particolarmente a Catania il +31.9% della Cig straordinaria accompagnato da un -92.1% delle ore autorizzate di Cassa ordinaria.
"Un nuovo, inquietante, segnale di regresso economico e sociale - commenta Parisi - diminuiscono le imprese che accedono alla Cig per ordinaria scelta di ristrutturazione aziendale, mentre crescono quelle che vivono una fase terminale della propria storia. Insomma, sempre più lavoratori rischiano il posto. Sempre più famiglie catanesi conoscono giorni di ansia che, senza Cassa integrazione, diverrebbe disperazione. Catania - conclude il segretario della Uil - rischia di trasformarsi in un deserto".
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