CATANIA. «Il Cara di Mineo va chiuso, com'è non potrà ma funzionare». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. «Mineo non è solo il caso di un appalto messo sotto accusa da magistratura e Anticorruzione - aggiunge il governatore - ma un modello sbagliato: non si mettono insieme 3-4 mila persone senza prospettive e senza legami col territorio. Accogliere sì, ma salvaguardando la popolazione e la dignità dei quei migranti non violenti che non vogliono essere confusi con i criminali».
"Salvini non faccia demagogia, il Cara di Mineo, questo lager della violenza e del malaffare, è stato creato da quel governo di centrodestra guidato da Berlusconi e dalla Lega Nord con l'allora ministro degli Interni, Roberto Maroni". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta replicando al leader della Lage Nord, Salvini.
Non cambia, intanto, il capo d'imputazione l'ivoriano di 18 anni, Mamadou Kamara, fermato dalla polizia di Stato per l'uccisione dei coniugi di Palagonia. Nonostante gli indizi emersi dall'autopsia all'extracomunitario non è contestata la violenza sessuale. Domani davanti al Gip di Caltagirone, nell'udienza di convalida del suo fermo eseguito dalla polizia di Stato su disposizione della locale Procura, resterà indagato per duplice omicidio aggravato
Si è conclusa a notte fonda la duplice autopsia compiuta, nell'obitorio dell'ospedale di Caltagirone, sui corpi di Vincenzo Solano, 68 anni, e della moglie, la spagnola Mercedes IBanez, di 70, uccisi il 30 agosto scorso durante una rapina nella loro villa di Palagonia, nel Catanese. Per il duplice omicidio la polizia di Stato, su disposizione della Procura di Caltagirone, ha fermato un ivoriano di 18 anni, Mamadou Kamara. Il giovane, sbarcato a Catania l'8 giugno scorso, era ospite del vicino Cara di Mineo.
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