CATANIA. Nel Pd etneo, il segretario di "pacificazione" sembra avere fatto il suo tempo. Gianfranco Vullo non... trattiene Enzo Napoli, traghettatore di un partito segnato al proprio interno da continue burrasche: "Il successore di Napoli, però, non può - afferma il deputato regionale - essere eletto dai vecchi organismi provinciali che, peraltro, vennero votati assieme a Napoli dopo il duello quasi rusticano tra Mauro Mangano e Iacopo Torrisi. Se questa è l'idea di Concetta Raia, che ora chiede le dimissioni di Napoli, io non sono d'accordo. Esistono nuove realtà che si sono avvicinate al partito. Quindi, si faccia il congresso".
Attorno al pianeta-Pd, molti satelliti. A questi fa riferimento Gianfranco Vullo quando chiede che il Partito Democratico tenga conto di equilibri profondamente mutati nel corso dell'anno. Sicilia Futura di Nicola D'Agostino e Nico Torrisi, come Il Megafono di Rosario Crocetta, si sono decisamente avvicinati a "casa Renzi". Articolo 4, addirittura, sta con un piede dentro e un altro fuori.
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