CATANIA. «Sono passati quattro anni dal crollo di un pilone che ha causato l'interruzione della linea ferroviaria che collega Catania con Caltagirone e Gela e della sottostante strada provinciale 39 Niscemi-Caltagirone. Quattro anni nei quali il ponte di Piano Carbone resta distrutto e la linea ferroviaria continua ad essere inutilizzabile». Lo si legge in una interrogazione parlamentare, firmata dal deputato dell'opposizione all'Ars Nello Musumeci, insieme ai colleghi Ioppolo e Formica, presentata al Governo della Regione per chiedere «le ragioni del mancato ripristino delle infrastrutture e le eventuali intese raggiunte con le Ferrovie.» «I pendolari che giornalmente usufruivano del servizio per raggiungere uffici e scuole - spiega Musumeci - devono utilizzare propri mezzi o autobus di linea che, per la contemporanea interruzione della SP39, sono costretti a lunghi e tortuosi percorsi alternativi. Il mancato utilizzo della linea ferroviaria sta avendo ripercussioni negative in ambito sociale ed economico. La tratta interrotta di Niscemi è il paradigma delle stato di abbandono nel quale la Regione ed Rfi hanno ridotto le infrastrutture dell'Isola». La linea ferroviaria attraversa, nel versante nord, l'area dell'aeroporto di Catania mentre, nel versante sud si ferma a pochi chilometri dallo scalo di Comiso. «Appare evidente come la stessa linea ferrata - spiega ancora Musumeci - potenziata ed elettrificata, potrebbe diventare un comodo trait d'union tra i due aeroporti siciliani, con un flusso di passeggeri tale da giustificare l'intervento della Rfi».