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Dirigenti «tuttofare» a Catania per carenza di organico: allarme in Consiglio

CATANIA. Sempre più rari, i dirigenti al Comune di Catania. «Erano ottanta fino a qualche anno fa, adesso sono tredici e qualcuno sta pure per lasciare o lo ha già fatto», sospira Nuccio Lombardo che ieri in commissione Personale ha affrontato la questione con il vicesindaco Marco Consoli.

Spiragli pochi, o addirittura niente: «Possiamo solo confidare — afferma Lombardo, presidente della decima Commissione e capogruppo di Articolo 4 — nel fatto che Enzo Bianco ottenga una deroga. Il sindaco ne ha parlato all’Anci, l’Associazione nazionale Comuni. Il nostro Comune è vincolato dal piano di rientro e non è possibile fare assunzioni e concorsi interni, nè tantomeno affidare incarichi a esterni». Così, però, la macchina burocratica rischia continuamente di incepparsi. Nuccio Lombardo esclama: «Evidente che gli uffici non hanno punto di riferimento e stentano a funzionare, se la stessa persona è chiamata a guidare più direzioni e servizi. Prendete, ad esempio, il caso di Roberto Politano. Deve contemporaneamente occuparsi di Ragioneria, Personale, Anagrafe e Trattamento economico. All’ingegnere Persico, invece, sono affidati Lavori pubblici, Patrimonio e Partecipate!».

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