GIARRE. Scadenze elettorali per quattro Comuni. Ben tre - Caltagirone, Grammichele e Giarre - quelli commissariati, mentre Ramacca è la sola a essere giunta al traguardo per "naturale conclusione" del mandato. Sempre più difficile, insomma, la vita da sindaco. Come quella dei consiglieri. Eppure, quando mancano due settimane alla presentazione delle liste, si registra il solito "pienone" di chi sogna una fascia da primo cittadino o, più modestamente, ambisce a un posto in assemblea cittadina. A Giarre, in piazza De Andrè, all'ombra del Duomo, Tania Spitaleri ufficializzerà la propria candidatura alla "poltronissima" locale. Lei è consigliere uscente del Pd, ma dalla stessa formazione è già emerso il nome di Salvo Vitale. Che ci riprova. Partito spaccato: "Sino alla fine farò di tutto per ricucire la situazione", dichiara senza troppa convinzione, né certezze, il segretario provinciale Enzo Napoli. Lo stesso Napoli spiega: "Il circolo ha espresso il nome di Salvo Vitale, ma è arrivata una diversa indicazione da un pezzo di partito che fa riferimento a Giuseppe Berretta con il sostegno degli ex di Articolo 4". Per Tania Spitaleri, quindi, tre "tifosi-vip". Un parlamentare nazionale che fu sottosegretario alla Giustizia - Berretta, appunto - e i deputati regionali Luca Sammartino e Valeria Sudano, "Articolisti" del Pd. Tanto braccio di ferro ha sospeso l'aggiudicazione del simbolo: "Decideremo assieme al segretario regionale (l'acese Fausto Raciti, ndr), anche se per logica dovrebbe andare a Vitale essendo stato scelto dal circolo", dice Enzo Napoli. Pochi giorni per decidere. Salvo Vitale, intanto, conta i suoi "grandi elettori". DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE