CATANIA. "Maledetto virus, ho parlato con uno del Pd, guardate come sto...". Tra battute e appelli al voto Beppe Grillo, nonostante l'influenza, pone la sua "mano" sulla campagna M5S in Sicilia provando a dare un sostegno decisivo per la rimonta di Giancarlo Cancelleri. Il Garante del M5S sale sul palco per ultimo, torna a proporre ai siciliani "il referendum tra un mondo nuovo e un mondo in estinzione" e non lesina provocazioni di fronte ad una piazza piena di militanti e potenziali elettori. E per il M5S è un sospiro di sollievo. Perché la marcia pomeridiana tra Acitrezza e Catania aveva un po' deluso le aspettative: Grillo, debilitato, era rientrato in anticipo in albergo e il corteo, complice anche il percorso irregolare, si è presto sfilacciato chiudendosi in un inusuale brusio. E' un boato, invece, ad accogliere Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Giancarlo Cancelleri a piazza Università. E dal M5S, si sottolinea come piazza Università abbia una superficie di 3600 metri quadrati: "Era colma, un successo mai visto prima nella roccaforte di Musumeci", esulta il Movimento. "Presidente, presidente...", urla la platea quando sale sul palco il neoleader M5S che torna a chiedere agli attivisti di "adottare gli astenuti" per un voto che potrà essere "contagioso" anche per le Politiche. Poi tocca a Di Battista rispolverare il mai tramontato "vaffa", tra gli applausi e i cori della piazza. Piazza che si riscalda anche per Grillo. "La nuotata del 2012 è stata una bella avventura, eravamo venuti a liberarvi e vi siete auto imprigionati di nuovo. Ma ora ci sono i sentori per cui si potrebbe cambiare", sottolinea Grillo lanciandosi in un monologo in cui mette a raffronto città futuristiche ("A Dubai un grattacielo fa 75 milioni di turisti) ad una classe politica "in estinzione". E c'è spazio anche per una digressione personale. "Io non guadagno più niente, datemi qualcosa, venitemi incontro... ma sono felice di avere un po' sacrificato la mia attività per una causa così, chi non sogna è morto", afferma l'ex comico rivolgendosi alla platea. Alla quale, tra applausi e flash, si congeda con un semplice: "ci vediamo in giro...".