CATANIA. «I miei voti sono frutto di tutti i contatti che ho col territorio e il tentativo di avvicinare la gente alla politica, il resto è solo invenzione. E a chi esagera dico che sono stanco della macchina del fango, mi rivolgerò alle autorità competenti per tutelare la mia immagine. Capisco che prendere molti voti porti dei problemi e susciti malignità, ma adesso la situazione sta degenerando». Così Luca Sammartino, del Pd, candidato recordman alle Regionali in Sicilia, con 32.299 ottenuti nella provincia di Catania. «Sono stanco di attacchi e penso soltanto al futuro della mia terra», dice Sammartino, 32 anni, dentista, al suo secondo mandato consecutivo all’Ars. Il riferimento è a un video pubblicato sulla pagina facebook del meetup M5S di Misterbianco: riprende un uomo che va in una casa di cura di Gravina di Catania chiedendo se la madre, interdetta, abbia votato nel seggio speciale lì adibito. E attacca: «Come lei hanno fatto votare tutte le altre persone (della casa di cura, ndr), hanno votato a Sammartino». L’autore ha poi consegnato il video ai carabinieri presentando denuncia. E su questa, come atto dovuto, ha aperto un’inchiesta la Procura di Catania per capire cosa sia successo. «Meglio così - commenta Sammartino - così sarà fatta piena chiarezza sulla vicenda». Mister 30 mila preferenze, dunque, parla di fango e annuncia querele. Rigetta anche la definizione di «leader del Pd» a Catania, come dicono i numeri e sottolinea che il suo punto di riferimento «è Matteo Renzi, un grande rinnovatore che vuole una rivoluzione dal territorio». E’ sul territorio, racconta Sammartino, attraverso contatti giornalieri che si costruisce il consenso, che vuol dire affrontare i problemi delle persone giorno per giorno. Valuta «buono il voto del Pd» in Sicilia e "straordinaria" la performance del suo partito a Catania, poco sopra il 15%. Ma non rivendica alcuna leadership: «E' frutto di un lavoro di squadra e della presenza sul territorio, l’unico modo per crescere, avvicinare i giovani alla politica e allontanare populisti e detrattori della Sicilia». Sammartino sarà all’opposizione all’Ars, anche se augura "buon lavoro" al presidente Nello Musumeci. Certo sui grandi temi si «potranno trovare punti d’incontro nell’interesse dei siciliani», anticipa. Se, per esempio Musumeci dovesse attuare una politica di tagli agli sprechi lo «troverà al suo fianco».