CATANIA. Qualcuno dice: «Mille 300 euro». Altri: «Almeno 2 mila». A Palazzo degli Elefanti difficile sapere quanto costi davvero una riunione di Consiglio comunale. In caso di seduta a vuoto, come quella di ieri sera, si tratta comunque di soldi buttati.
«Festivo» compreso. Otto (su quarantacinque) i presenti in prima convocazione, dieci in seconda. Il bilancio consolidato 2016, che comprende pure i conti delle aziende partecipate, può attendere. Se ne riparlerà oggi, allo scadere dei termini per l’approvazione di una delibera da cui dipendono – lo ha scritto in una nota lo stesso assessore Salvo Andò – le sorti di un buon numero di precari: «Si ribadisce l’urgenza della trattazione degli atti e si richiede la convocazione del Consiglio giorno 26 per poter giungere, eventualmente, alla votazione finale entro il 27.
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