«Il governo dura? Non lo so: perché vedo Salvini che provoca tutti i giorni. E sono convinto che nella logica di Salvini ci sia l’idea di mandare tutto all’aria per mero tornaconto personale». Dalla Sicilia, in un momento delicatissimo nei rapporti tra M5S e Lega, arriva il nuovo attacco alla Lega di Alessandro Di Battista.
Il «frontman» del M5S torna sul palco, intervenendo all’evento Rousseau City Lab di Catania in cui si concentra, soprattutto, sul tema del lavoro e dell’occupazione, con ampi excursus sul viaggio negli Usa e in America Latina. Ma è prima di salire sul palco che il «Dibba» lancia i suoi strali.
«Ascolto Salvini e ogni giorno si 'berlusconizza' di più: farà trapianti, inizierà a mettere i tacchi. Sarà più Berlusconi di prima», afferma l’ex parlamentare, ricordando che «se salta il governo salta il taglio dei parlamentari» e precisando: «A Salvini mandai un messaggio prima della formazione del governo e gli dissi 'molla Berlusconi' che possiamo fare un sacco di cose. Per cui il mio non è un attacco personale a Salvini. Vorrei che attaccasse i poteri forti e decidesse di stare dalla parte degli italiani».
Parole, quelle di Di Battista, che sono in piena linea con i timori che serpeggiano da giorni nel M5S di governo. Tanto che il «Dibba» si lascia andare anche a più di un complimento per il premier Giuseppe Conte: «nella trattativa con l’Ue mi fido di lui, è ingiusto punire l’Italia».
Da Catania il frontman M5S tenta anche di spegnere ogni polemica con Luigi Di Maio dopo le critiche lanciate dal suo libro al Movimento di governo. «Domani (oggi, ndr) lo chiamo ed è tutto a posto. Non mi interessa assolutamente questa polemica».
Eppure, parlando con gli attivisti in Umbria, Di Maio non aveva mancato di manifestare la sua irritazione alla vigilia, peraltro, dell’evento Rousseau che a Catania ha visto sullo stesso palco Davide Casaleggio e Di Battista. Anche in questo caso, tuttavia, il fondatore di Rousseau nega con determinazione qualsiasi asse contro Di Maio.
«L'incontro era programmato da tempo. Da anni ormai i media tradizionali non fanno altro che sollevare fantasiosi retroscena per dividere il M5S. Non ci sono mai riusciti e non ci riusciranno», sottolinea Casaleggio. E alla fine, l’intervista a Di Battista non ha luogo: il figlio del «guru» del M5S, dopo un lungo intervento sul tema del lavoro ("dobbiamo investire in Ricerca e Sviluppo o le nostre imprese resteranno indietro, non bisogna tutelare il lavoro di fronte all’innovazione, ma i lavoratori», è il suo invito) presenta, semplicemente, l’ex parlamentare M5S.
Anche sul tema della deroga al doppio mandato da Casaleggio non arriva nessun sì alla proposta del Dibba di una deroga per i parlamentari in caso di crisi di governo. «La riflessione sulla deroga riguarda i consiglieri comunali», precisa Casaleggio. E Di Battista gli fa eco: «La deroga per i parlamentari è una cosa mia personale e l’ho proposto soltanto perché non vorrei che per un capriccio politico personale Salvini butti tutto all’aria», sottolinea.
(ANSA)
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