Si è insediato stamattina al palazzo municipale il neo sindaco di Bronte, l’ex senatore azzurro Pino Firrarello. Alla cerimonia hanno preso parte i suoi familiari, i sostenitori, dipendenti comunali e rappresentanti delle forze dell’ordine. Il neo primo cittadino ha reso nota la proclamazione alla città nel primo pomeriggio di oggi, dal suo profilo facebook. "Alle 10,20 di stamattina sono stato proclamato sindaco di Bronte - ha scritto -. 5250 le preferenze certificate dal Presidente della I sezione, che ringrazio per il duro lavoro svolto. Lavorerò per il 45% degli elettori che mi ha sostenuto e per coloro i quali hanno deciso di non farlo, ma soprattutto - ha precisato Firrarello - per chi ha deciso di astenersi e non votare: a loro va il mio primo pensiero, proverò a dimostrarvi che siete rappresentati. Grazie Bronte". Al primo turno, Firrarello ha superato la soglia del 40 per cento che gli ha evitato di finire al ballottaggio, ottenendo il 44,64 dei consensi (5191 voti) rispetto all’uscente Graziano Calanna arrivato secondo con il 34,18 (3975). In terza posizione Giuseppe Gullotta col 17,76 per cento (2065) e in quarta Valeria Franco con il 3,41 (397). Firrarello, rientrato in Forza Italia dopo l’esperienza Ncd, era sostenuto da una coalizione di centrodestra formata da sette liste, che ha raccolto il 54,97 per cento (6165 voti), oltre dieci punti percentuali in più rispetto alle preferenze per sindaco. Calanna, uomo di punta del segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, era appoggiato da uno schieramento di centrosinistra composto da cinque liste, che ha raggiunto il 31,12 per cento (3490 voti), oltre tre punti in meno dei voti del sindaco uscente. Gullotta, civico dal ferreo passato firrarelliano sostenuto pure da ex Mpa e da Attiva Sicilia (ex grillini), aveva tre liste che si sono fermate al 12,41 per cento (1392 voti), cinque punti sotto quelli raccolti dal candidato sindaco. Valeria Franco, infine, ultima testimonianza del grillismo nella terra del Ciclope Bronte, poteva contare solo sulla sua lista incompleta che ha racimolato l’1,50 per cento (168 voti), quasi due punti in meno dei voti per sindaco. Il neo primo cittadino, Pino Firrarello, porta in dote dieci consiglieri su sedici e all’opposizione ne siederanno quattro di Calanna (oltre lui che ne farà parte di diritto) e uno solo del gruppo Gullotta. In consiglio comunale, per la maggioranza di centrodestra andrebbero: Nunzio Castiglione, Thomas Cuzzumbo e Nunzio Saitta (Progetto Bronte), Massimo Castiglione e Angelica Prestianni (Bronte riparte), Aldo Catania (Amo Bronte), Carlo Castiglione (Giovani per Bronte) Maria De Luca (Forza Italia), Valentina Adele Saporito (Uniti per Bronte); si contenderebbero per un voto il secondo seggio le liste «Amo Bronte» (832 voti, pari al 7,42 per cento) e «Giovani per Bronte» (831 voti, pari al 7,41 per cento), che vedrebbe consiglieri in pectore Vincenzo Sanfilippo o Rosario Leonardi, col primo al momento più accreditato. Per l’opposizione di centrosinistra, in consiglio siederebbero: Graziano Calanna (candidato sindaco miglior perdente), Cristina Castiglione e Chetti Liuzzo (Pd), Samanta Longhitano (Guardare avanti ancora), Giuseppe Ruffino (Italia viva). Infine, per l’opposizione civica: Salvatore Calamucci (Fare per Bronte). Di momento storico si può parlare sia per Firrarello che, dopo i mandati del’84-86 e 2005-2015, per la quarta volta torna alla guida della capitale etnea del pistacchio, sia per Calanna, primo sindaco uscente a non essere riconfermato per il secondo mandato, ma con un risultato lusinghiero. Indicati al primo turno assessori Antonio Leanza (vice sindaco), Roberto Landro e Marco Samperi, c’è attesa sui nomi degli altri due componenti della giunta, ma il neo sindaco Firrarello a breve dovrà risolvere il dilemma sulla presidenza del Consiglio comunale, prestigiosa carica a cui ambirebbero almeno due dei suoi "Figli dell’Aquila" (questo lo stemma del comune di Bronte), ossia i mister 400 preferenze Massimo Castiglione e Aldo Catania.