Il finanziamento raccontato da Report a Dino Giarrusso? «Un caso unico e senza precedenti». A «memoria mai nessuno di noi ha ricevuto un euro da un lobbista». Lo sottolinea Ignazio Corrao, parlamentare Ue del Movimento 5 stelle, interpellato sulla vicenda che sta creando una vera rivolta fra gli esponenti del Movimento, eletti in Europa. Il caso riguarda l’europarlamentare pentastellato catanese, Dino Giarrusso, e i contributi personali ricevuti per la sua campagna elettorale del 2019 che, secondo la trasmissione Report, sarebbero arrivate da tre imprenditrici che sarebbero legate a lobby. In ambienti M5s viene riferito che il caso, già sollevato all’indomani delle elezioni da Fanpage, è stato portato, da più esponenti del Movimento, all’attenzione dei Probiviri. Non è solo una questione di rispetto del regolamento, sul quale si può anche sbagliare, viene sottolineato ancora, ma una questione «etica». Giarrusso, per parte sua, in un video su Facebook rivendica di essere «sempre stato trasparente», ricorda che la campagna elettorale in Europa, che si gioca sulle preferenze, è stata «complicata e faticosa» e di aver accettato di ricevere una mano da un’imprenditrice solo dopo aver saputo che la stessa aveva finanziato la campagna elettorale dei 5 Stelle nel 2018. E per dimostrarlo, nel video pubblicato sui social, mostra un documento. Giarrusso non attacca la trasmissione che è tornata sulla vicenda. Anzi, ringrazia: quando si fa un lavoro di «verità» non c'è nulla da «nascondere» e aggiunge: quel che «dispiace» è che gli attacchi vengano non dagli oppositori, ma dai «nostri portavoce», il che è molto «doloroso».