Tormentato da anni dalle disastrose conseguenze delle piogge torrenziali, il territorio di Acireale, nel Catanese, sta poco a poco per essere messo totalmente in sicurezza grazie all'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha programmato un doppio intervento affidando - dopo lo svolgimento della gara pubblica - le indagini tecniche e la progettazione dei lavori a un gruppo di ingegneri e geologi che fa capo allo Studio Ingeo di Lucca. I lavori saranno eseguiti nell'area compresa tra San Giovanni e Aci Platani e sul tratto finale del torrente Lavinaio Platani, all'altezza della via Capomulini. In passato, le esondazioni del corso d'acqua hanno fatto ben tre vittime, inghiottite dal fango fuoriuscito con straordinaria violenza dalle sue sponde, e l’obiettivo è quello di eliminare il pericolo di nuovi straripamenti, garantendo adeguati margini di sicurezza alla popolazione residente. Sarà necessario individuare le soluzioni più idonee a ripristinare il naturale percorso del torrente, regolando il fondo dell'alveo che andrà accuratamente ripulito. Le operazioni di sistemazione idraulica comporteranno anche l'impiego di uno scatolare aperto e la ricomposizione dei terrazzamenti esistenti. Proprio sul Lavinaio Platani, una volta che gli sarà restituita piena funzionalità, dovranno essere convogliate le acque piovane provenienti dal Viale Cristoforo Colombo e dalle arterie limitrofe. Anche in questo caso le valutazioni spetteranno ai progettisti, impegnati a disegnare la rete di canalizzazioni e il posizionamento delle caditoie che scongiureranno finalmente i pericolosi dissesti provocati dai temporali più intensi.