«L'inopportuna esultanza dell’ex sindaco Enzo Bianco per il nuovo giudizio della Corte dei Conti che lo ha ritenuto ancora una volta colpevole con la sua giunta di avere contribuito al dissesto del Comune di Catania, ricorda i festeggiamenti di Totò Cuffaro che incautamente celebrò la riduzione della sua condanna con un vassoio di cannoli siciliani». Lo afferma la Lega di Catania in una nota sul provvedimento dei giudici contabili scaturito da indagini del nucleo Pef della guardia di finanza su dissesto finanziario dell’Ente. «Siamo ormai abituati ai tentativi di Bianco di mistificare la realtà del periodo 2013-2018 - prosegue la nota - che lo consegna alla storia come artefice di una disastrosa gestione non solo finanziaria del Comune ma anche morale e amministrativa di cui i cittadini da tre anni pagano le conseguenze. Stavolta però ha oltrepassato anche il ridicolo, celebrando indecentemente come una vittoria la conferma delle responsabilità nel dissesto seppure con uno sconto di pena». «Se da un canto il collegio giudicante speciale - sostiene la Lega di Catania - ha soltanto rinviato al giudizio di rito ordinario le misure personali interdittive attribuite in prima istanza per forza di legge, dall’altro ha impietosamente posto a motivo della condanna 'condotte attive o omissive che, di fatto, hanno conclusivamente contribuito al dissesto dell’Ente: condotte perpetratesi per un lasso temporale sufficientemente ampio per giudicarle scriteriate, e non certo episodiche...'. Insomma - conclude la nota della Lega - Catania soffre per il dissesto che lui e i suoi amici assessori del Pd hanno 'scriteriatamente' contribuito a causare, ma lui irresponsabilmente ride e se non gli importa»