Catania ha un nuovo Patto per l’Inclusione, che mette insieme istituzioni, enti pubblici e terzo settore con l’obiettivo di costruire un terreno comune dove le politiche sociali tornano ad essere leva fondamentale per lo sviluppo e quindi il futuro della città. Dopo la prima sottoscrizione di settembre, il Patto cresce, si rafforza, accogliendo nuove sinergie e connessioni. Dal Ministero dell’Interno arriva il sì, grande consenso anche dal Prefetto di Catania, che ha partecipato in rappresentanza di tutte le Forze di Polizia alla cerimonia, che si è svolta ieri 22 febbraio a Palazzo degli Elefanti, siglando insieme a più di 20 realtà quello che è diventato un vero e proprio Manifesto.
«Integrazione e dialogo, sono questi gli assi con cui scendiamo in campo per mettere a disposizione le nostre competenze e costruire insieme una Rete dell’Inclusione, che sappia dare risposte concrete ai bisogni complessivi», ha dichiarato Maria Carmela Librizzi, Prefetto di Catania. Unanime il sentimento espresso dall’Amministrazione Comunale impegnata da tempo a costruire un dialogo nuovo ed efficace con le realtà del terzo settore per generare coesione sociale, dove nessuno rimane indietro, dove a tutti vengono garanti diritti e opportunità. «Costruire percorsi, generare sviluppo, ma soprattutto avere la capacità innovativa di rispondere ai bisogni delle persone trovando soluzioni creative e adeguate – ha aggiunto Roberto Bonaccorsi, Sindaco facente funzioni. Lo abbiamo dimostrato in questo tempo difficile e continueremo a ridisegnare nuove strade in cui dialogare con le realtà che guardano al benessere complessivo delle persone».
Energie che diventano sinergie, percorsi che si trasformano in risultati tangibili, reali. È questo il senso del Patto per l’Inclusione, che ritroviamo nelle parole dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania Giuseppe Lombardo. «Le sinergie tra pubblico e privato – ha dichiarato Lombardo - sono strategiche e fondamentali per riuscire a uniformare procedure e buone pratiche in tema di inclusione. Questo ulteriore passo avanti è determinante, perché la Prefettura diventa parte fondamentale nella rete di attori istituzionali che devono governare il fenomeno migratorio». «Con grande entusiasmo scendiamo anche noi in prima linea per la costruzione delle azioni del Patto – dichiara Maurizio Lanza, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Catania -. Siamo pronti a dare tutto il nostro contributo per la creazione di in Centro Unitario di Accesso ai Servizi che faciliti i processi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri».
Tre i punti caratterizzanti del Patto. La costruzione di un forum aperto, in cui le realtà co-programmano e co-progettano interventi e servizi per la comunità di stranieri; la messa a sistema di una Rete per migliorare la qualità dei servizi pubblici; la nascita di un Centro dove oltre all’accesso ai servizi sociali, sanitari, civici, amministrativi, dell’istruzione, del lavoro, della sicurezza, della previdenza e assistenza ci sarà anche un programma di attività, laboratori interculturali, momenti formativi. «Catania è sempre stata una città accogliente – ha ribadito Lucia Leonardi, responsabile del PO Programmazione della Direzione Famiglia e Politiche Sociali del Comune di Catania -. Questo patto è il frutto di grandi passi che la città ha percorso per rimettere al centro l’accoglienza come tutela dei diritti delle persone, delle famiglie e dei bambini. È un segnale importante, uno slancio nuovo verso un futuro fatto di welfare e inclusione sociale».
Hanno firmato il Patto per L’inclusione: Comune di Catania, Prefettura di Catania – Ufficio Territoriale del Governo, Regione Siciliana - Assessorato della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro – Ufficio Speciale Immigrazione, Tribunale per i Minorenni di Catania, Azienda Sanitaria Provinciale, Servizio X Centro per l’Impiego di Catania, Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza, Casa Circondariale di Catania “Bicocca” , Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Catania, Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Catania, Istituto Penale per Minorenni di Catania, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Catania (CT1), Croce Rossa Italiana – Comitato di Catania, Centro Astalli di Catania, Consorzio di Cooperative Sociali IL NODO, Consorzio Sol.Co. Rete d’Imprese Sociali Siciliane, Cooperativa Sociale Fenice, Cooperativa Sociale Marianella Garcia, Cooperativa Sociale Prospettiva, Associazione LHIVE ETS ODV, Associazione Terra Amica , Associazione ERIS, Fondazione Terre des Hommes Italia.
Caricamento commenti
Commenta la notizia