Sono in calo i ricorsi al Tar di Catania: nel 2022 solo 1977 contro i 2110 dell’anno precedente e sul fronte delicato degli appalti appena 146 a fronte dei 194 del 2021, circa il 25% in meno. A comunicare i dati il presidente Pancrazio Savasta che nel suo intervento di apertura della Cerimonia dell’anno giudiziario nella aula udienze "Piersanti Mattarella" della sede catanese del Tribunale Amministrativo Regionale, ha tracciato un consuntivo dell’attività svolta ed espresso alcune riflessioni sul ruolo che oggi devono ricoprire i giudici amministrativi: "Siamo sempre di più giudici dell’economia - ha detto - legalità e sviluppo alla luce della pandemia, della crisi e della guerra devono essere garantite dalla nostra Istituzione che deve lavorare con maggiore celerità oltreché con indipendenza, imparzialità e professionalità. La giustizia amministrativa deve essere una risorsa e non un freno per l’economia". Alla cerimonia hanno preso parte il segretario generale della Giustizia Amministrativa Michele Corradino, il rappresentante del CPGA Vincenzo Salamone, il presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa Ermanno De Francisco, il presidente Tar Palermo Salvatore Veneziano e il rappresentante dell’ANMA (associazione nazionale magistrati amministrativi) Claudio Vallorani. Cifre in diminuzione si sono registrate anche al Tar di Palermo, che da 2.320 ricorsi depositati è passato a 2.127: "I dati siciliani sono preoccupanti - ha spiegato Savasta - perché il contenzioso, specie nelle aree più sensibili dell’economia, vale a dire quelle degli appalti pubblici, è indice del "movimento del mercato" determinato dalla mano pubblica che appalta opere e servizi pubblici, dunque potrebbe derivare sia da un minor numero di appalti banditi nella nostra Regione, sia dai costi rilevanti del processo. Infatti in un momento difficile come quello attuale potrebbero essere avvantaggiate le realtà imprenditoriali medio-alte a discapito delle più piccole, che finiscono con il "subire" la possibile illegittimità della procedura di aggiudicazione". Savasta ha poi parlato degli obiettivi raggiunti nel 2022: "Abbiamo ridotto del 10% le pendenze come prescritto dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa; nell’anno scorso da 7.449 ricorsi pendenti all’1 gennaio, si è passati a 5.722 al 31 dicembre, con una differenza pari a 1.722, vale a dire il 23,18% in meno rispetto all’anno precedente, con la definizione di 3.873 ricorsi". Il Tar di Catania ha emesso 4.650 provvedimenti, 476 ordinanze cautelari, 727 ordinanze collegiali e 336 presidenziali, 1.019 decreti decisori e 533 avvisi di perenzione ultraquinquennali. Numeri importanti anche sui tempi di risposta in ambito appalti: 29 giorni per la fase cautelare e 120 per quella definitiva di merito. Il presidente ha infine annunciato un’importante novità: "Nel giugno 2023 sarà attivata una Quinta Sezione del Tar, accompagnata dal ripianamento almeno parziale dell’organico del Tribunale con lo scopo del definitivo azzeramento dell’arretrato. I magistrati sono 14 ma destinati a diventare 13. In ordine al personale amministrativo, allo stato attuale, su una dotazione organica di 34, mancano otto unità di personale amministrativo, senza tenere conto della istituenda sezione".