Fratelli d'Italia rompe gli indugi e porta al tavolo del centrodestra la propria candidatura per la poltrona di sindaco di Catania. È Enrico Trantino l'uomo scelto dal partito della Meloni per stringere attorno a sé gli alleati e, soprattutto, convincere la Lega a ritirare la candidatura della parlamentare nazionale Valeria Sudano. Ma la Lega ha detto no, va avanti sulla candidatura autonoma. E ora la strada del centrodestra si fa più tortuosa (eufemismo). È una giornata di grande tensione. Scadenzata dalle mosse dei partiti a poche ore dal vertice di maggioranza (che si sta svolgendo nel pomeriggio). A ora di pranzo Fratelli d'Italia ha fatto arrivare la propria proposta per Catania: Enrico Trantino, il figlio di Enzo, è un ex parlamentare e penalista etneo. Molto stimato in città e capace di riportare la pace fra le correnti catanesi del partito della Meloni. Trantino è il mentore dell'ex assessore alla Sanità Ruggero Razza, penalista anch'egli, che non a caso ha fatto sapere immediatamente di ritenere superata la proposta di una sua candidatura. Su Trantino a poche ore dall'annuncio ha detto di voler convergere l'Mpa di Raffaele Lombardo: «Accogliamo con grande soddisfazione la proposta di Fratelli D'Italia di Enrico Trantino come candidato sindaco per il comune di Catania – ha detto il deputato regionale Giuseppe Lombardo -. Appassionato amministratore, che ho avuto modo di apprezzare nella comune esperienza al Comune di Catania, dotato di grande rettitudine morale sarà in grado, intanto, di fare sintesi all'interno del centrodestra. Persona di alto spessore, come del resto tutti gli altri nomi proposti in questi giorni. Come Mpa siamo pronti a dare il nostro sostegno, auspicando che questa scelta possa sancire, ancora una volta, l'unità del centrodestra, fondamentale per il bene futuro della città di Catania». Sembrava che questa mossa potesse riavvicinare l'intero centrodestra ma mentre il coordinatore forzista Marcello Caruso radunava i segretari nella sede di Forza Italia la Lega dettava alle agenzie un comunicato in cui rompeva le trattative e annunciava la propria corsa solitaria: «Prendiamo atto del nome di grande rispetto avanzato da FdI – ha detto la coordinatrice Annalisa Tardino - ma restiamo sulla candidatura di Valeria Sudano. Siamo convinti di avere proposto alla coalizione il nome migliore e di avere tutte le carte in regola per offrire a Catania programma e azioni amministrative di livello, insieme al centrodestra. Ricordo a me stessa il grande impegno della Lega per la Sicilia, a cominciare dalla cosiddetta legge Salva Catania, con la quale si è stabilito un sostegno straordinario al capoluogo etneo, passando per gli ingenti investimenti ottenuti grazie all’impegno del vicepremier e ministro Matteo Salvini che, come riconosciuto anche dal presidente Schifani, è in assoluto il ministro delle infrastrutture più vicino ai siciliani. Ferrovie, autostrade e Ponte, come grande occasione per un piano comprensivo di sviluppo per tutta la Sicilia, che vedrà interessata per la parte infrastrutturale anche Agrigento neo capitale della cultura per il 2025». La Tardino ha poi aggiunto: «Ci aggiorneremo per fare le opportune verifiche interne al partito, stante il poco tempo a disposizione, e per attendere le valutazioni di tutti gli alleati, che dovranno decidere tra le due candidature sul tavolo per Catania. Peraltro non abbiamo candidati sindaco negli altri capoluoghi al voto, visto il nostro atteggiamento costruttivo tenuto a favore di FI e FdI a Siracusa, Trapani e Ragusa, non considerando le città minori, dove ad oggi, complice la slealtà di alcuni esponenti di FdI, non è stato possibile chiudere accordi. Dal canto nostro, ci aspettiamo rispetto per una forza di governo che esprime cinque ministri, fino ad oggi tutti al servizio della Sicilia e delle relative esigenze». In realtà durante il vertice di maggioranza la Lega avrebbe usato toni meno perentori, difendendo la candidatura della Sudano ma senza porre aut aut agli alleati. La partita, dunque, resta aperta e per questo motivo il coordinatore forzista Caruso non dispera di riportare la coalizione all'unità nei prossimi giorni: «Nel corso della riunione di oggi del tavolo del centrodestra, Forza Italia ha preso atto della candidatura avanzata da Fratelli d'Italia per il sindaco di Catania. L'avvocato Enrico Trantino è figura autorevole e di altissimo profilo, la cui esperienza rappresenterebbe sicuramente una risorsa per il buon governo della città. Non possiamo comunque non considerare il fatto che la Lega ha da tempo avanzato un'altra candidatura qualificata come quella dell'onorevole Sudano e per questo entro le prossime ore siamo certi che si giunga a quella auspicata candidatura unitaria con la quale il centrodestra darà alla città di Catania il risultato sperato di una amministrazione efficiente e in grado di dare risposte alle necessità dei cittadini». L'ipotesi su cui si lavora, come già accaduto a Palermo un anno fa, è quella della creazione di un ticket che veda Trantino candidato sindaco e un leghista come eventuale vice sindaco.