Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

Riforma dei Consorzi di bonifica, la Uil: «L’Ars faccia presto e bene, non serve una legge tanto per farla»

“Se davvero la Regione vuole avviare una stagione di riforme partendo dai Consorzi siciliani di bonifica, ne siamo felici. Si faccia presto e bene, non serve una legge tanto per farla. Noi siamo pronti al confronto, adesso come in passato, perché questa sfida di cambiamento venga vinta da tutti con l’approvazione di una normativa giusta ed efficace”. Interviene il segretario generale della Filbi-Uila Sicilia, Enzo Savarino, commentando le notizie su una ripresa dell’attività all’Ars dopo le elezioni europee che sarà caratterizzata dall’esame di uno dei provvedimenti più lungamente attesi: la riforma dei Consorzi di Bonifica. “Siccità, allarme incendi e dissesto idrogeologico del territorio – afferma Savarino – sono le emergenze di un’agricoltura in crisi che vanno affrontate con provvedimenti strutturali, non con misure-tampone, nell’interesse non solo dei lavoratori del comparto ma anche dei consumatori. Di noi tutti”. L’esponente sindacale aggiunge: “Poter disporre di Consorzi capaci di esprimere a pieno le proprie potenzialità è una priorità che la Filbi-Uila, anche con gli autorevoli e ripetuti appelli del segretario nazionale Gabriele De Gasperis, sollecita da tempo. Speriamo sia la volta buona. Speriamo sia arrivato il momento di risolvere le criticità che abbiamo più volte indicato, a partire dal pagamento delle retribuzioni, dalla riqualificazione del personale e dall’avvio di un percorso di stabilizzazione per il personale avventizio”. Enzo Savarino conclude: “La legge di riforma garantisca livelli occupazionali e disponibilità di risorse, tutelando e valorizzando i lavoratori. Con senso di responsabilità e massima decisione, come abbiamo già detto in passato, siamo pronti a dialogare con l’istituzione regionale per migliorare la proposta di legge così come chiedono i tantissimi sottoscrittori della petizione lanciata dalla Filbi-Uila in cui rivendichiamo il completamento del turn-over per colmare tutti i vuoti nelle piante organiche, un percorso di uscita dalla precarietà, la riqualificazione dei dipendenti e il superamento del contenzioso, oltre al passaggio immediato e senza soluzione di continuità nei nuovi Consorzi per tutti i lavoratori. Nessuno escluso. I milleottocento dipendenti dei Consorzi, quasi per metà a tempo determinato in garanzia occupazionale di 151, 101 e 78 giornate, sono risorse indispensabili per il settore primario e per la Sicilia. L’Assemblea regionale, questa è la nostra speranza, ne saprà tenere conto”.

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