Un nuovo approccio di diagnosi precoce del cancro al colon-retto basato sull'analisi molecolare di biomarcatori circolanti nel sangue periferico è stato realizzato tramite una piattaforma molecolare basata sulla tecnica Surface Plasmon Resonance Imaging (SPRI) da una giovane assegnista di ricerca dell'Università di Catania, Noemi Bellassai, con una tesi di dottorato che nei giorni scorsi è stata premiata con la Medaglia "Leonardo Da Vinci". Alla base dello studio l'utilizzo della biopsia liquida, una nuova metodica non invasiva, altamente sensibile ed economicamente vantaggiosa, per isolare ed individuare frammenti di DNA di origine tumorale ed altre molecole target, quali ad esempio proteine e microRNA e cellule tumorali circolanti nei fluidi biologici (sangue, plasma, siero, urine e saliva), da campioni di pazienti con cancro sospetto o diagnosticato. La ricercatrice ha realizzato "un biosensore plasmonico integrato ad un circuito microfluidico e a nanostrutture funzionalizzate per la rivelazione ultrasensibile di mutazioni puntiformi presenti nella sequenza del gene KRAS, riconosciuto come target molecolare circolante nel sangue periferico di pazienti sospetti o già affetti da cancro al colon-retto". "Grazie alla realizzazione di un nuovo polimero con proprietà antifouling, in grado di minimizzare l'assorbimento non specifico sulla superficie del sensore di materiale biologico che può interferire negativamente sulla rivelazione delle sequenze target - spiega Bellassai - il saggio SPRI è stato applicato direttamente a campioni di plasma umano ed offre un'ottima discriminazione tra sequenze di DNA circolanti nel sangue di donatori sani e quelle mutate circolanti nel sangue di pazienti malati presenti a bassissime concentrazioni".