LONDRA. Si chiama Photospotland, è una community per fotografi viaggiatori ed è l'unica start up italiana ad essere stata selezionata con altre dodici provenienti da tutto il mondo al primo incubatore al mondo per le start up sulle tecnologie legate ai viaggi, che è stata presentata a Londra con una cerimonia cui ha preso parte il principe Andrea. Creata dal catanese Mario Bucolo, un quarantasettenne con alle spalle una lunga esperienza di marketing del turismo e pioniere dell'uso dei social network per la promozione dei musei, la start up è stata selezionata tra quasi 900 aziende di tutto il mondo per lavorare nell'incubatore di aziende di London and Partners, la società per lo sviluppo dell'impresa che fa capo al Comune di Londra. Ha sede a Catania, a Londra e a Lesmo (Mb) ed ha dato vita ad una app rivoluzionaria per chi ama fare fotografie viaggiando. Il meccanismo della community, che non condivide foto ma i posti più belli dove e come è possibile scattarle, è semplice: si sceglie un posto particolarmente scenico dove scattare una foto, e per quel luogo si trovano i parametri ideali per lo scatto migliore, ma anche come arrivarci, in quale periodo del giorno e dell'anno ma anche qual è l'aeroporto più vicino, l'albergo che offre le migliori condizioni al prezzo più basso. le indicazioni stradali e la lista dei mezzi pubblici più comodi. «Le indicazioni vengono inserite dagli utenti e noi le verifichiamo sul posto», spiega Bucolo che ha presentato al principe Andrea, da sempre particolarmente interessato al mondo delle start up, il suo progetto realizzato tra l'incubatore di imprese con una spettacolare vista sul Tamigi e interamente realizzato con mobili italiani e la sua Catania «dove resta una parte fondamentale della nostra attività». La piattaforma web/mobile di Bucolo, che si può usare in modo bidirezionale ed interattivo anche senza connessione dati così che i turisti possano risparmiare sui costi di roaming dati, consiglia anche come e quando fotografare al meglio gli eventi e le feste, dal Festino di Santa Rosalia fino alla corsa dei tori di Pamplona, e si alimenta continuamente grazie alla community «che così è tutta connessa ed offre contributi in presa diretta». Bucolo, che fa parte del Google Startup Launch, ora cerca finanziamenti per il suo progetto, come fanno tutti gli altri inventori di app per il turismo, che gli lavorano accanto in un trust di cervelli cosmopolita nell'open space con vista sui grattacieli della City. E lo fa a Londra «sia perchè qui c'è il centro del turismo, sia perchè le start up hanno un trattamento particolarmente favorevole, tale da incentivare gli investimenti su quello che facciamo».