CATANIA. Pare di vederlo, guardare dall’alto delle sue quasi 4000 primavere: ha visto (virtualmente) arrivare gente dal mare lontano, passare gli uomini dalle pietre ai bastoni alla scrittura; decidere di segnare i capi, alzare mura e buttarle a terra; combattere e litigare per un palmo di terra, amarsi e baciarsi sotto le sue chiome. Ci piace immaginarlo così, patriarca leggero e sontuoso, pronto ad affrontare ancora chissà quante centinaia di anni. Perché il famoso Castagno dei cento cavalli, ai piedi dell’Etna, è sicuramente il più grande ed antico d’Europa. L’Aigae, l’Associazione italiana delle guide ambientali escursionistiche, l’ha eletto a simbolo delle giornate che dal 2 al 5 giugno porteranno in duecento luoghi d’Italia visitatori da tutto il mondo. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE