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Catania capitale della lotta al cancro, arriva il "Festival della prevenzione"

Il momento della divisione cellulare durante la creazione del cancro (fonte: United States: National Institutes of Health)

Catania diventa capitale della lotta al cancro. Il capoluogo siciliano ospita per 3 giorni l'ottava tappa della nuova edizione del «Festival della prevenzione e innovazione in oncologia».

Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito dall’8 al 10 maggio a San Giovanni La Punta, al parco commerciale Le Zagare, dove gli oncologi dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull'innovazione terapeutica e sui progressi della ricerca in campo oncologico.

«A Catania ogni anno sono stimate circa 4.900 nuove diagnosi di tumore (2.559 uomini e 2.342 donne), almeno il 40%, pari a 1.960 casi, potrebbe essere evitato adottando alcune semplici regole - spiega Roberto Bordonaro, segretario nazionale Aiom e direttore dellasStruttura complessa di Oncologia medica dell’ospedale Garibaldi di Catania - e l’obiettivo del progetto è trasmettere ai cittadini un messaggio fondamentale: contro il cancro si deve giocare d’anticipo. Lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il 'Festival della prevenzione e innovazione in oncologià per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative, fino al reinserimento nel mondo del lavoro. Serve più impegno sugli stili di vita e sugli screening. Il cancro è infatti la patologia cronica che risente più fortemente delle misure di prevenzione».

I siciliani sembrano ignorare questi consigli: il 43,5% è sedentario, il 34,3% è in sovrappeso e l’13,1% obeso, percentuali superiori rispetto alla media nazionale (rispettivamente pari al 33,6%, 31,7% e 10,7%). È più alto anche il tasso dei tabagisti, pari al 28,6% (26% in Italia).

«In Italia nel 2017 sono stati stimati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore - sottolinea Stefania Gori, presidente nazionale AIOM e direttore del dipartimento Oncologico dell’ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar-Verona - oggi grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi, in Italia il 60% dei pazienti sconfigge la malattia».

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