«Il mio sogno nel cassetto, se vogliamo, in questo momento è meno un obiettivo personale e più un auspicio rispetto a quello che mi auguro possa essere il futuro dell’Europa, e naturalmente dell’Italia, nel complesso, nel futuro dell’esplorazione umana spaziale. Dobbiamo anche riconoscere che abbiamo in Europa, in Italia, tanti astronauti, facciamo delle belle missioni spaziali ma non abbiamo un nostro veicolo». Lo ha detto l’astronauta Samantha Cristoforetti a Catania rispondendo alla domanda nell’ambito della 11/a edizione di EtnaComics alla quale ha preso parte insieme con Laura Mancuso, moglie di Angelo D’Arrigo, deltaplanista e recordman morto in un incidente aereo a Comiso (Ragusa) nel 2006. Cristoforetti ieri durante la stessa manifestazione Astro ha ricevuto da Lara Mancuso un premio della Fondazione intitolata al marito. «Io ho fatto una prima missione su una Souyz rossa - ha aggiunto l’astronauta - l’anno scorso ho volato su una Dragon americana e non abbiamo un veicolo spaziale in Europa, cosa che è un pò strana perché adesso oltre agli americani e i russi ci sono i cinesi. Presto ci saranno gli indiani che vogliono far volare un loro veicolo entro quest’anno, forse l’anno prossimo. Negli Stati Uniti ci sono delle aziende private che costruiscono questi velivoli e poi li mettono a disposizione sul mercato. Quindi è un pochino strano guardare e dire «ma in tutto ciò l’Europa dov’è?». «Alla fine - ha concluso Samantha Cristoforetti - siamo un continente che come popolazione capacità economica e tecnologica è comparabile agli Stati Uniti però storicamente abbiamo fatto questa scelta di non impegnarci su questo fronte. Quindi il mio sogno nel cassetto, che spero non restii un sogno e che troveremo la forza di perseguire anche questo».