Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

È morto a Catania Giuseppe Castronovo: guidò l'Associazione vittime civili di Guerra e l'Unione ciechi di Sicilia

Un minuto di silenzio e una serie di commossi interventi nel Polo Tattile Multimediale di Catania, durante la seduta del Consiglio regionale dell’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti), hanno ricordato Giuseppe Castronovo, figura carismatica nella storia dell’Unione ciechi, scomparso stamattina (30 novembre). «Ci ha lasciati questa mattina, nella sua Catania, il nostro presidente onorario, il Cavaliere di Gran Croce, avvocato Giuseppe Castronovo», si legge invece in un post su Facebook dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra, accompagnato da una foto di Castronovo (che riproponiamo in alto). «Ne ha dato notizia, commosso, il presidente nazionale Michele Vigne, attraverso un comunicato stampa», prosegue l'associazione. «Cieco dall’età di nove anni per l’esplosione di un ordigno bellico - dichiara Vigne -, è stato un protagonista assoluto della storia dell’Associazione, prima per alcuni decenni come vicepresidente nazionale poi, dal 2010 al 2022, come presidente. Sotto la sua illuminata guida l’Associazione ha ottenuto importanti riconoscimenti, dalla Medaglia della Liberazione nel 2015, alla legge che ha istituito, nel 2017, la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo». Poi Vigne aggiunge che «Giuseppe Castronovo è stato un uomo di altissima statura morale che ha fatto dono agli altri della sua esperienza di vita segnata dal terribile incidente che lo ha privato della vista, testimone instancabile presso la collettività, e soprattutto presso i giovani, degli orrori della guerra e del valore assoluto della pace e della solidarietà. Le vittime civili di guerra italiane perdono un fratello, un amico e un dirigente che si è sempre adoperato per la categoria con passione, competenza ed un immenso talento». Commozione anche all'Uici. Castronovo, come ha sottolineato la presidente del Consiglio regionale dell’Unione, Maria Francesca Oliveri, «avrebbe tra poco compiuto i novant’anni e per sessanta, con una straordinaria umanità, aveva impegnato tutte le sue energie per migliorare le condizioni culturali, sociali, sanitarie ed economiche di ciechi e ipovedenti, in Italia e in particolare in Sicilia». Un’isola che amava con passione, come ha ricordato Tommaso Di Gesaro, presidente territoriale di Palermo e consigliere nazionale, il quale, nel corso della riunione - da tempo convocata per approvare il bilancio - ha tracciato un affettuoso ritratto di Castronovo, il quale, nato a Favara (Agrigento) nel 1934, era rimasto cieco da bambino per l’esplosione di un ordigno bellico. Dopo la laurea in legge aveva intrapreso numerose attività tese al riscatto della dignità morale, sociale e lavorativa dei disabili della vista, spingendo la Regione Siciliana a intraprendere iniziative all’avanguardia. La «capacità di progettare, di guardare al futuro» di Castronovo, è stata poi sottolineata da Rita Puglisi, presidente territoriale di Catania, evidenziando come a lui si debba, per esempio, l’istituzione in Sicilia di un servizio diffuso di prevenzione della cecità attraverso Unità mobili oftalmiche, ossia camper dotati di attrezzature all’avanguardia per gli screening oculistici. Tra gli altri interventi, quelli della presidente nazionale Linda Legname, intervenuta da remoto, del presidente territoriale di Caltanissetta, Alessandro Mosca, e di Alfio Forzese, presidente del Collegio dei revisori. Lo ricordano anche il presidente, il Consiglio di Amministrazione e il personale della Stamperia Regionale Braille, che «partecipano al dolore di familiari e amici per la scomparsa dell’avvocato Giuseppe Castronovo e ne ricordano l’impegno, la passione e la dedizione profusa per decenni per l’istituzione e lo sviluppo dell’Ente in favore dei non vedenti ed ipovedenti siciliani. Da presidente regionale Uici fu lui a promuovere con vigore l’istituzione in Sicilia di un centro per la produzione di stampe in Braille affinché i non vedenti siciliani potessero disporre di una struttura adeguata alle loro esigenze di integrazione culturale. La Regione Siciliana, accogliendo l’istanza di tutta l’Uici, ne sancì l’istituzione con legge regionale del dicembre 1978 e la Stamperia iniziò la sua attività nel 1980. Da quel momento, per oltre 35 anni, ne è stato presidente ed ispiratore della quasi totalità delle iniziative; non ultima la promozione ed istituzione del Polo tattile multimediale, quale emanazione pubblica delle attività della Stamperia». I funerali si terranno domani, primo dicembre, a Catania, alle 16, alla parrocchia SS. Pietro e Paolo in via Siena 1.

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