Catania

Giovedì 21 Novembre 2024

Etna, una nuova tecnica darà informazioni sulla strada del magma

L'Etna in eruzione (foto di Mari Murata)

Una tecnica avanzata di tomografia sismica anisotropa, ovvero che considera la variabilità della velocità delle onde sismiche in base alla direzione di propagazione, ha permesso di ottenere informazioni senza precedenti sulla struttura della crosta terrestre nella regionedell'Etna (in alto il vulcano in eruzione nella foto di Mari Murata) e sull’interazione tra tettonica e vulcanismo, evidenziando le possibili vie attraverso le quali il magma si «fa strada» verso la superficie. Questo è il risultato dello studio Crustal Structure of Etna Volcano (Italy) From P-Wave Anisotropic Tomography condotto da un team di ricercatori guidato dall’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv-Oe) e con l’Università di Leeds (Gb), recentemente pubblicato sulla rivista scientifica «Geophysical Research Letters». «Rispetto ai precedenti studi tomografici condotti nell’area etnea, questa ricerca si distingue per l’utilizzo pionieristico, in ambiente vulcanico, di tecniche di tomografia anisotropa», spiega Rosalia Lo Bue, prima autrice dello studio, condotto nel ruolo di assegnista all’Università di Padova, e oggi assegnista di ricerca presso l’Osservatorio Etneo dell’Ingv. «La tomografia sismica funziona in maniera analoga alla tomografia medica ma utilizza onde sismiche per esplorare l’interno della Terra. Tradizionalmente, la tomografia sismica impiega un approccio isotropo, che non considera la variabilità della velocità delle onde sismiche in base alla direzione di propagazione», dice Elisabetta Giampiccolo, ricercatrice dell’Ingv-Oe. «La tomografia anisotropa fornisce una visione molto più dettagliata e precisa della struttura interna del vulcano», prosegue Brandon Vanderbeek, assegnista di ricerca all’Università di Padova.

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