CATANIA. Un’ora di paura e mezz’ora di esaltazione. Potrebbe condensarsi così la partita tra etnei e Sicula Leonzio, primo impegno ufficiale per entrambe le formazioni, con l’esordio in Coppa Italia. La squadra di Cristiano Lucarelli ha sofferto per tutto il primo tempo e per il primi venti minuti della ripresa, tanto da rischiare di subire la terza rete in almeno due occasioni. Sullo 0-3 probabilmente la partita si sarebbe chiusa in anticipo a favore degli ospiti e, invece, il tecnico rossazzurro è riuscito a rovesciare l’esito dell’incontro con i cambi dalla panchina che hanno dato una diversa e più aggressiva fisionomia alla sua squadra. Curiale ha segnato dopo neanche due minuti dall’ingresso in campo, Di Grazia ha aggredito una parte importante di campo facendo saltare gli equilibri difensivi dei lentinesi che avevano sfruttato fino a quel momento la staticità di Pozzebon e l’evanescenza di Russotto, entrambi molto volenterosi, ma poco concreti. Con uno schieramento decisamente più offensivo, e soprattutto sulla spinta della carica emotiva del gol di Curiale che riapriva la partita, il Catania ha saputo spingere sull’acceleratore e superare di slancio gli avversari finendo addirittura in crescendo. Una risposta caratteriale importante più dell’atteggiamento tattico.