CATANIA. Da difesa record, due sole reti subite in otto partite, a «banda del buco», perforata quattro volte in due gare. Tutto nel calcio viene velocemente messo in discussione, alla luce della implacabile legge dei numeri. Eppure il pacchetto difensivo è lo stesso: Pisseri in porta, Aya, Tedeschi e Bogdan nella trincea davanti a lui.
Da campioni e brocchi in poco meno di 200 minuti? No, troppo facile, scrive oggi Daniele Lo Porto sul Giornale di Sicilia in edicola, eppure la sagra delle disattenzioni contro Sicula Leonzio e Reggina è costata due sconfitte consecutive, dopo che il Catania sembrava aver innestato la quinta, con un filotto di vittorie consecutive che l’aveva rilanciato al secondo posto in classifica.
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