Il dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica dell’Università di Catania ha sviluppato il prototipo di un robot che raccoglie e differenzia i rifiuti sulle spiagge. Sarà mostrato oggi (26 maggio), alle 10.30, nell’ex Lido Università, in viale Kennedy 27, nel corso dell’iniziativa «Fai la differenza», promossa dall’Ateneo all’interno del progetto Interreg Italia-Malta «Bioblu».
Il prototipo potrà muoversi autonomamente sulla spiaggia, raccogliendo i rifiuti con il proprio «braccio», dopo averli localizzati, riconosciuti e classificati, grazie all’uso di tecniche di intelligenza artificiale.
Studenti e docenti dell’ateneo saranno coinvolti in un «waste mob», un’iniziativa di pulizia della spiaggia e del litorale della Playa e, in particolare, nell’area dell’ex Lido Università.
«Il metodo innovativo - spiega il professor Giovanni Muscato, responsabile scientifico del progetto - consiste in un kit ad alta tecnologia e completamente automatico basato su un processo di deep learning, che riconoscerà i rifiuti da remoto (tramite droni), ne consentirà la raccolta in modo robotizzato e ne faciliterà lo smaltimento in campane compattatrici in modo differenziato». «Grazie all’analisi fisico-biologica dei rifiuti - conclude il docente - ne viene determinata la provenienza mediante un sistema integrato di rilevamento delle correnti e l’impatto che soprattutto le microplastiche hanno sulle faune al fine di valutarne la ricaduta sulla catena alimentare».
Al progetto hanno preso parte anche università di Messina - dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche e ambientali (ente capofila), ministero di Gozo - EcoGozoregional development directorate, il Comune di Milazzo e l’ateneo di Malta, con il Department of communications and computer engineering.
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