Catania

Mercoledì 01 Maggio 2024

Angelo Massimino nel cuore dei tifosi, 20 anni fa lo scontro mortale - Foto

Il 4 marzo 1996 fu l’ultimo giorno della “vita in rossazzurro“ di Angelo Massimino, morto per un incidente sulla Palermo-Catania
Ancora oggi Gino Maltese trattiene a stento le lacrime quando parla del Cavaliere
Nell’immaginario collettivo dei tifosi, del popolo di Cibali, Maltese è “il“ Massaggiatore del Calcio Catania
“Era geloso del club e della squadra perchè li riteneva suoi“
“Per quella maglia, Angelo Massimino era capace di ogni gesto di amore“
“Fu una mazzata apprendere che il presidente era morto, in quel modo“
La notizia della sua morte si diffuse subito
Ricordo quel giro di campo, al Cibali, che i tifosi vollero fare portando in spalla la bara di Massimino e urlando il suo nome
 
 

CATANIA. Un maledetto 4 marzo, quello del '96. L'ultimo giorno della "vita in rossazzurro" di Angelo Massimino, morto per un incidente sulla Palermo-Catania. Sono passati vent'anni da allora, eppure ancora oggi Gino Maltese trattiene a stento le lacrime quando parla del Cavaliere: "Uno di famiglia, allora come adesso!". Nell'immaginario collettivo dei tifosi, del popolo di Cibali, Maltese è "il" Massaggiatore del Calcio Catania. Raccontato da lui, "il" Presidente assume una dimensione inedita perchè decisamente lontana da storielle e gossip di chi preferisce le caricature, al personaggio reale. "Ad esempio - puntualizza Gino Maltese - era geloso del club e della squadra perchè li riteneva suoi, ma è vero che non voleva uscire i soldi. Anzi, era generoso e giusto. Ricordo che un giorno concesse un premio-partita da dividere tra tutti, dal magazziniere al capitano. Un giocatore si recò da lui e gli disse che quei soldi toccavano solo a loro, ma Angelo Massimino lo cacciò via in malo modo. Gli urlò: se non te ne vai, ti do un colpo di pala che ti stacco la testa!".

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