Etna, violenti boati e cenere: l'allarme dei sindaci

Si caratterizzano sempre più perl’attività stromboliana le nuove fasi eruttive dell’Etna, conforti esplosioni e emissioni di cenere, che precedonol’apparizione di fontane di lava, spettacolari lanci dibrandelli di magna incandescente che ricadono nella zonasommitale. Anche la nona eruzione-lampo del 2013, che si è giàconclusa, non ha fatto eccezione, senza intaccare l’operativitàdell’aeroporto Fontanarossa. Anche questa volta i “vetri“ delle case dei paesi allependici del vulcano hanno vibrato, accompagnando conoscillazioni le esplosioni del nuovo cratere di Sud-Est. «Manon è questo che ci preoccupa - spiega il sindaco di SantaVenerina, Enrico Pappalardo - quanto la cenere lavica che cade.Il paese è già nuovamente pieno, ed è un problema ambientalee di salute pubblica. Danneggia l’agricoltura, ottura lecaditoie e i tombini e viene respirata da tutti. Ma di fronte aquesta emergenza non riceviamo i necessari aiuti nè dal governoregionale, nè da quello nazionale. Abbiamo danni per 100 milaeuro. Se cade un po’ di neve a Roma - chiosa il sindaco -scattano tutti, nei paesi dell’Etna dove la cenere lavica cadeogni mese non si interviene mettendo a rischio il nostrofuturo». Nella foto di Giandomenico Tricomi, l’eruzione dell’Etna con ricaduta di cenere sui paesi del versante Jonico.