Catania

Domenica 05 Maggio 2024

Polizia municipale, a Giarre il raduno regionale

Sono venuti da ogni parte rappresentanze di vigili urbani di Sicilia per partecipare oggi alla giornata regionale di studio gratuita per gli operatori della Polizia municipale siciliana in materia di Infortunistica stradale secondo le norme UNI 11472/2013, frutto della collaborazione tra la società INFOPOL e Il Comando di Polizia municipale del Comune di Giarre, retto dal colonnello Maurizio Cannavò. Il seminario, dal titolo “Il rilevamento dell’incidente stradale secondo le norme uni 11472/2013 e i conseguenti reati di pericolo legati alla sinistrosità stradale: guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti” ha visto l’iniziale saluto del Sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi, che ha accolto i numerosi ospiti ed è stato tenuto dai docenti Paolo Costa(Responsabile del Settore Pronto intervento e Sicurezza urbana del Comando Polizia Municipale di Piacenza); Giovanni Carducci(Direttore generale Alere toxicology - Esperto nella diagnostica delle sostanze stupefacenti); Paolo Goglio( Direttore del progetto Noi sicuri); Vincenzo Sireci(Referente Sicurezza e Ambiente spa); Alfio Licciardello(Comandante Polizia municipale di Acireale). I lavori della giornata formativa sono stati coordinati dal Comandante della Polizia municipale di Giarre Maurizio Cannavò. Senza dubbio un raduno importante su un tema di grande attualità e di forte interesse sia per gli Operatori, sia per i Comandanti, durante il quale è stata affrontata anche la tematica del rilievo dell’incidente stradale collegata all’attività di Polizia Giudiziaria. Una sola nota a margine, la condanna dell’utilizzo di piazza Duomo come mega parcheggio per le auto d’istituto dei comandi di polizia municipale giunti da ogni dove. Polemiche che giungeranno anche in consiglio comunale e che hanno innescato un feroce dibattito sul noto social network Facebook. “Perché i cittadini devono essere costretti a pagare le strisce blu – scrivono - mentre loro possono fare ciò che vogliono? Non è giusto.” (servizio a cura di Mario Pafumi).
 
 
 
 
 
 
 
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